Con l’inizio dell’anno scolastico riprende l’impegno dell’Arma dei Carabinieri sul tema della formazione alla “Cultura della Legalità”.
Questa mattina, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Sassuolo, Capitano Michele OGNISSANTI, insieme al Comandante pro-tempore della Tenenza di Vignola, Maresciallo Capo Stefano DELL’ANNA, sono scesi nuovamente in campo presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Primo LEVI” di Vignola, per parlare – in un incontro/dibattito – con più di 150 giovani studenti appartenenti alle prime classi degli indirizzi “Professionale-Commerciale” e “Professionale-Industriale”.
Dopo una breve introduzione a cura del corpo docenti e con la proficua collaborazione del Dirigente Scolastico, Dott. Luigi VACCARI che ha voluto fortemente l’incontro, il focus si è incentrato sul fenomeno della musica trap, in relazione alla divulgazione virale di video che ritraggono giovani rapper mentre impugnano armi e maneggiano ingenti quantità di denaro, talvolta anche consumando sostanze stupefacenti, propinando una realtà distorta, sempre più aderente a contesti devianti di tipo criminale.
Sono stati portati in risalto casi concreti di cronaca nazionale, nei quali l’emulazione di analoghi comportamenti, ha portato tanti giovanissimi ad incorrere nell’esternazione di condotte antisociali, o peggio, nella commissione di reati di particolare allarme sociale, talvolta premonitori di un’escalation delinquenziale che, se non infrenata per tempo, rischia di portare ad effetti deleteri tali da rendere sempre più difficile l’attuazione di un efficace percorso di reinserimento e di risocializzazione.
Nell’incontro, i relatori dell’Arma hanno voluto esprimere un messaggio di comprensione, certamente non finalizzato alla repressione di un genere musicale molto in voga tra i giovanissimi, invitando i giovani studenti alla riflessione ed alla consapevolezza del limite tra un set cine-fotografico, all’interno del quale realizzare contenuti audio-video per musica trap (e che dovrebbe sempre essere girato all’interno di uno studio oppure in luogo pubblico solo nelle condizioni previste dalle Autorità competenti) e la vita vera, con il rispetto delle regole di condotta e di comportamento che tutti sono chiamati ad osservare.