Inaugurato oggi, 27 settembre, il nuovo 13° piano dell’ala lunga dell’ospedale Maggiore. Un reparto di degenza da 38 posti letto, rinnovato in linea con i più recenti standard di sicurezza, comfort ed efficienza energetica con un investimento di 2.806.000 euro, che sarà destinato ai pazienti della Medicina C e che potrà fungere da supporto alla degenza e alla terapia intensiva del Hub nazionale Covid-19 per far fronte a eventuali picchi stagionali di ricoveri per Covid-19 o altre forme infettive.
L’apertura del nuovo reparto dà il via a una riorganizzazione interna che vedrà il trasferimento di diversi reparti, orientata a una gestione delle degenze per aree omogenee. Una rimodulazione che permetterà una maggiore efficienza logistica e del personale, nell’ambito della reingegnerizzazione delle varie funzioni dell’ospedale. Saranno, così, riunite in contiguità sugli stessi piani le degenze dell’area medica, dell’area chirurgica e specialistica, dell’area ortopedica e dell’area delle neuroscienze.
Proseguono, inoltre, il potenziamento e il rinnovamento delle dotazioni tecnologiche della diagnostica per immagini a servizio dell’ospedale e della rete metropolitana, con un investimento complessivo di 3.767.000 euro con finanziamenti da fondi aziendali, regionali e del PNRR.
Appena conclusa la sostituzione della TAC dedicata al Pronto soccorso, in corso di conclusione l’installazione della seconda risonanza magnetica, a cui seguirà anche la sostituzione della prima, entro febbraio 2025, e dei due angiografi entro maggio 2025. Raddoppia, così, la capacità erogativa di risonanze, con nuove apparecchiature in linea con i più recenti standard tecnologici.
Il 13° piano del Maggiore
La realizzazione del reparto di degenza al tredicesimo piano dell’ala lunga del Maggiore porta a compimento gli interventi previsti dal DL n. 34 del 2020 di riorganizzazione e potenziamento della rete ospedaliera per emergenza Covid-19 che aveva richiesto la trasformazione in terapia intensiva del reparto di degenza del 12° piano del Corpo D con funzione di Hub nazionale Covid-19.
Il reparto è dotato di 36 posti letto + 2 espandibili, con stanze da due posti letto ciascuna e una stanza da 4, suddivisi in due aree per permettere una gestione più flessibile delle tipologie di degenza da ospitare, con la possibilità di creare un’area di isolamento in fondo alla seconda, con accesso controllato e degenze a singolo posto letto.
La tecnologia e la disposizione degli spazi sono tali da consentire in ogni stanza di adottare procedure a garanzia della gestione dei pazienti con potenziale rischio infettivo. Infatti, il reparto è pensato per poter fungere da supporto alla terapia intensiva, semintensiva e al reparto di degenza realizzati con specifiche finalità legate alla pandemia Covid-19 all’interno del Piano del DL 34/2020, qualora si presentasse una riacutizzazione dei casi dovuti a SARS-CoV-2.
Alla luce dell’esperienza fatta nella gestione dell’emergenza pandemica, al piano soprastante è stato installato un impianto di trattamento dell’aria, suddiviso in sei blocchi di gestione autonoma, che consente di garantire, in linea con le indicazioni dell’OMS, i parametri di ventilazione di sicurezza in tutte le stanze e quelli richiesti per la gestione di casi critici in due stanze isolate, oltre a poter ottenere differenze di pressione tra gli ambienti all’occorrenza. Inoltre, tutte le degenze sono servite da ossigeno, vuoto e aria medicinale in ogni postazione.
L’intero allestimento, che comprende lavori edili, attrezzature elettromedicali, arredi e tecnologie informatiche, è stato possibile grazie a fondi della Regione Emilia-Romagna e dell’Azienda USL di Bologna per un investimento complessivo di 2.806.000 euro.
La riorganizzazione delle degenze
Una nuova disposizione dei reparti di degenza basata sulla creazione di quattro aree omogenee, vicine o complanari:
- l’area medica,
- l’area chirurgica e specialistica,
- l’area ortopedica,
- l’area delle neuroscienze.
Attraverso una serie di spostamenti interni si va verso il superamento delle degenze nella ala corta e una riunificazione che consentirà una rimodulazione e un incremento dei posti letto di degenza medica e geriatrica, e di standardizzare la dotazione di personale delle aree mediche e chirurgiche.
La riorganizzazione permetterà, inoltre, di riunire al nono piano i reparti di ortopedia e di ortogeriatria, come previsto dal progetto sviluppato dalla Rete ortopedica metropolitana.
Saranno, così, riunite le degenze dell’area medica al 10° e al 13° piano, dell’area chirurgica e specialistica al 8°, dell’area ortopedica al 9° e dell’area delle neuroscienze al 7°. Ad essere coinvolti saranno i reparti di Medicina A, C ed E, l’Otorinolaringoiatria, l’Urologia, la Geriatria e l’Ortopedia, che si trasferiranno ai vari piani nelle prossime settimane.
Potenziamento e rinnovamento delle tecnologie diagnostiche
Una nuova risonanza magnetica, di ultima generazione, del valore di 1.063.000 euro finanziata con fondi aziendali. Nel mese di ottobre entrerà in funzione in affiancamento a quella esistente presso la Piastra di Diagnostica per Immagini, posta al piano rialzato dell’ala lunga dell’ospedale Maggiore.
Raddoppia la capacità di effettuare risonanze per rispondere alle esigenze dei cittadini, anche in virtù della sempre maggior rilevanza dell’ospedale Maggiore come Hub dell’emergenza con il Trauma Center e dello Stroke per le emergenze in ambito metropolitano.
Grazie alla nuova apparecchiatura sarà possibile garantire le indicazioni d’urgenza, ridurre i tempi di attesa e ampliare l’utilizzo anche per risonanze cardiache e prostatiche. Oltre ad aumentare il numero di prestazioni diagnostiche, sarà garantita l’operatività in occasione di manutenzioni programmate e al momento della prossima sostituzione dell’attuale risonanza magnetica.
L’installazione della seconda risonanza è parte di un cantiere di ampliamento e ristrutturazione degli ambienti della Piastra di Diagnostica del valore di 1.700.000 euro, che si concluderà a febbraio 2025 e che permetterà di gestire l’attività con percorsi differenziati e una organizzazione più efficace ed efficiente, grazie a zone funzionali, tra cui un’area di accettazione comune, un’area dedicata ai pazienti che devono sottoporsi ad esami angiografici e un’area dedicata a risonanza magnetica con le due sale RMN, e i locali di preparazione dei pazienti, di refertazione, di lavoro dei tecnici, l’ambulatorio e i locali di supporto per l’utenza e il personale.
Durante il cantiere sarà, inoltre, sostituita la precedente risonanza con un investimento di 985.285 euro su finanziamento ministeriale, a cui seguirà la sostituzione dei due angiografi del valore complessivo di 1.290.000 euro finanziati dal PNRR, che entreranno in attività nei mesi di aprile e maggio 2025. Già in attività, invece, la nuova TAC del Pronto soccorso, sostituita con un investimento di 428.000 euro da fondi PNRR.