“Torniamo a chiedere con forza che il Governo, nella prossima manovra finanziaria, adegui finalmente il tetto di deducibilità dell’auto, fermo dal 1986, mai più aggiornato, ma solo convertito in 25.822 €: una cifra anacronistica rispetto agli attuali valori di mercato delle automobili nuove, i cui prezzi sono peraltro aumentati del 45% solo nell’ultimo decennio”.
Così il presidente provinciale di FNAARC-Confcommercio Davide Govi in merito allo spinoso tema della deducibilità del costo per l’acquisto dell’automobile, che per gli agenti di commercio rappresenta il proprio “ufficio mobile”, soggetto ad usura rapida considerata la media di 60.000 km percorsi annualmente.
“Noi agenti siamo fra i maggiori clienti delle case automobilistiche perché l’auto è un bene strumentale primario ed aumentando il tetto di deducibilità – afferma Govi – ci sarebbe una maggiore propensione al rinnovo del parco auto con un conseguente sostegno ad un mercato dell’auto che non brilla da anni: basti pensare nei primi otto mesi del 2024 sono state immatricolate in provincia di Modena 1339 auto, quasi il 30% di auto in meno rispetto allo stesso periodo del 2022; ciò, a fronte di un calo a livello nazionale, tra il 2023 ed il 2024, del 16%”
“E’ fondamentale che il Governo, in occasione della stesura della legge finanziaria, accolga la nostra richiesta di adeguamento dei massimali di deducibilità – conclude Govi – ed anche quest’anno continueremo a fare tutto il possibile per sensibilizzare la politica su questo tema ed ottenere l’adeguamento fiscale ai parametri attuali di mercato, permettendo così alla categoria l’acquisto di auto sicure ed in linea con i lunghi percorsi che gli agenti devono sostenere ogni giorno”.