La Sagra di San Genesio sarà una gran festa e durerà due giorni: il 24 e 25 agosto, dedicati al buon cibo, alla buona musica, alle arti e allo stare assieme. La tradizionale cena di Caplàs, che come sempre si snoderà nel corso principale del paese, via Roma, propone un menù rinnovato con l’introduzione di un aperitivo e un antipasto seguito dai caplàs e dalla zuppa inglese con l’opzione anche vegetariana. Alla riuscita collaborano le associazioni locali: Pro Loco Fabbrico, che quest’anno ha curato anche la grafica dell’evento,  Gruppo Volontari per Fabbrico, ANSPI e Pallavolo Fabbrico.

Dalle 21.30 piazza Vittorio Veneto si animerà con il concerto de “La President Band” che ci farà rivivere la disco dance degli anni 70-80 e 90 e sarà possibile usufruire di un’area bar. Per la cena, il cui costo è 25 euro per gli adulti, 13 euro per bambini da 7 a 12 anni e gratuito per bambini fino a 6 anni, è necessaria la prenotazione (335 8098666; 353 4562497; 0522 650282) mentre l’evento musicale è aperto a tutti.

Il giorno seguente, oltre alla santa Messa dedicata al Patrono alle ore 10.30, nel tardo pomeriggio ci sarà l’ormai divenuto consueto e immancabile appuntamento presso l’Oratorio di San Genesio, sito fuori dal centro in aperta campagna. Dopo la benedizione della statua del Santo, portata appositamente in loco dal proprietario Carlo Francesco Tombolini Montessori, si tornerà alle origini: sull’antica aia dove in passato si batteva il grano ma pure si ballava e si stava assieme, si tornerà a ballare a suon di musica con l’Orchestrina povera insieme ai musicisti Massimo De Matteis, Riccardo Sgavetti e Franco Borghi. Verrà servito da “Le specialità di Arianna” uno speciale apericena al costo di 13 euro. La prenotazione è obbligatoria presso la Biblioteca Comunale di Fabbrico (0522.751923; biblioteca@comune.fabbrico.re.it).

Partecipare a questi due giorni è importante come sostiene anche l’Assessore Elisabetta Pozzetti perché “la Sagra di san Genesio è un evento speciale per la nostra comunità come lo è il Santo patrono, Genesio. Miscela infatti il profano al sacro, mediante l’arte, la cultura, l’intrattenimento. Genesio infatti non era uno qualunque, era un mimo, un attore, pagato per divertire il pubblico, anche a spese dei poveri cristiani sbeffeggiati e perseguitati. Fintanto che Genesio, nel mentre di una ridicolizzazione del battesimo voluta dall’imperatore Diocleziano si rende conto dell’assurdità e dell’ingiustizia di tutto ciò, decidendo al contrario di abbracciare quella fede, tanto da divenire martire nel 303. Genesio, il cui nome significa in greco “colui che genera”, non poteva essere più appropriato come protettore di una Fabbrico che nel tempo “ha generato” tanti artisti, attori, musicisti, ballerini, cantanti, scrittori e creativi. E allora, che sagra sia!”.

Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita e in particolare: la proprietà dell’Oratorio di San Genesio, il custode Giancarlo Levratti, l’Azienda Agricola Fantini Luciano e Gabriele, la Famiglia Cracco, Stefano Busato e Denis Cipolli, la Parrocchia Santa Maria Assunta.