Migliorano le stime dell’economia regionale: rispetto al +0,6% previsto ad inizio d’anno la crescita del prodotto interno lordo regionale dovrebbe accelerare lievemente nel 2024 segnando +1,1%. A sostenerla l’aumento dell’occupazione e gli investimenti.
E anche nel 2025 il Pil regionale dovrebbe salire dell’1,1%, trainato dai consumi e dalla domanda estera.
Il 2024 dovrebbe così chiudere con un valore del Pil regionale superiore di quasi il 17% rispetto a quello del 2000 e maggiore del 6% rispetto al valore massimo toccato nel 2007 prima della crisi finanziaria.
Emilia Romagna prima per crescita in Italia con Lombardia e Veneto
I valori di crescita previsti per la regione sono più alti rispetto alle stime nazionali che al momento prevedono una crescita del +0,9% sia nel 2024 che nel 2025.
Nella classifica della crescita delle regioni italiane l’Emilia-Romagna dovrebbe risultare prima a pari merito con la Lombardia ed il Veneto.
Nel 2025 la classifica per livello di crescita economica delle regioni italiane dovrebbe guidata dalla Lombardia (+1,2%), subito seguita da Emilia-Romagna e Veneto (+1,1% per entrambe).
Nel 2024 Il Pil regionale dovrebbe crescere di più della media europea e di Francia e Germania
La dinamica della crescita del Pil regionale nel 2024 risulterà superiore a quella dell’area dell’euro prevista a +0,7%.
In particolare, il Pil regionale dovrebbe essere più consistente di quello francese (+0,8%) e soprattutto di quello tedesco (+0,1%).
Nel 2025 la regione dovrebbe allinearsi alla crescita dell’area euro portandosi a +1,1%, mantenendosi sopra sia alla Francia che alla Germania, che dovrebbero attestarsi a +0,9%.
Consumi delle famiglie: +0,9%
Nel 2024 i consumi delle famiglie dovrebbero aumentare del +0,9%, quindi al disotto della dinamica del Pil, anche nel tentativo di ricostituire il livello dei risparmi eroso dall’inflazione.
I consumi dovrebbero risalire a +1,1% nel 2025 grazie alla condizione positiva del mercato del lavoro.
Gli investimenti fissi dovrebbero aumentare del 2,1%, previsto un rallentamento del -2,4% nel 2025
Gli investimenti fissi lordi nel 2024 dovrebbero aumentare del +2,1%.
Per il 2025 la stima al momento è di una flessione dl -2,4% nonostante l’attesa discesa dei tassi di interesse. A pesare la riduzione dei massicci sostegni pubblici a favore delle costruzioni.
Esportazioni stime di leggero recupero per fine 2024: +0,6%. Per il 2025 previsto +3,7%
Con la ripresa del commercio mondiale, le esportazioni regionali nel 2024 dovrebbero avere un leggero recupero del +0,6%.
Ma nel 2025, grazie a una più solida ripresa del commercio mondiale, la crescita delle vendite all’estero dovrebbe poter riprendere ad un ritmo consistente, +3,7%, non più sperimentato dal 2022.
La formazione del valore aggiunto: i settori
Nonostante il depotenziamento dei bonus e il costo dei finanziamenti, nel 2024 saranno di nuovo le costruzioni a trainare l’aumento del valore aggiunto reale regionale, che sarà sostenuto anche dai servizi e dall’agricoltura, mentre continua la fase di lieve arretramento per l’industria. Nel 2025 dovrebbe realizzarsi una ripesa dell’attività industriale e la crescita dei servizi si dovrebbe mantenere costante, mentre per il settore delle costruzioni prevista una decisa fase di recessione.
L’industria: valore aggiunto sostanzialmente stabile rispetto al 2023, prevista crescita nel 2025: +1,5%
Nel 2024 il valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale subirà un leggero arretramento, -0,2%, più contenuto di quello dello scorso anno. Pesano la lenta ripresa della domanda estera e quindi delle esportazioni e la debolezza della domanda interna nazionale,
Nonostante l’andamento della domanda interna italiana, nel 2025 la ripresa del commercio mondiale dovrebbe sostenere l’attività industriale ed una ripresa del valore aggiunto del +1,5%.
Costruzioni: valore aggiunto a +4,7% per fine 2024, ma nel 2025 prevista una flessione del -9,6%
Il settore dovrebbe chiudere il 2024 con una crescita del valore aggiunto del +4,7%.
Ma nel 2025, la decisa revisione dei “bonus” e il costo dei finanziamenti, dovrebbero condurre ad un’inversione portando il settore ad una recessione stimata del -9,6%.
Servizi previsti in crescita del +1,7% nel 2024 e nel 2025
Nel 2024 il ritmo di crescita del valore aggiunto del complesso dei servizi dovrebbe salire del +1,7%.
Nel 2025 la ripresa dell’attività nell’industria e la contenuta crescita dei consumi, nonostante la debolezza delle costruzioni, dovrebbero permettere al valore aggiunto dei servizi di continuare a crescere allo stesso ritmo (+1,7%), il che farà dei servizi la componente più dinamica dell’economia regionale.
Il mercato del lavoro
Nel 2024 la crescita dell’occupazione ha superato decisamente quella delle forze lavoro e ciò ha permesso una nuova diminuzione del tasso di disoccupazione. Lo stesso non dovrebbe accadere nel 2025.
L’aumento delle forze di lavoro nel 2024 sarà nuovamente sostenuto da una maggiore spinta alla ricerca di un impiego (+1,1%).
Il tasso di attività nel 2024 dovrebbe così salire al 75% con una crescita che dovrebbe proseguire ulteriormente anche nel 2025 giungendo al 75,3%.
L’occupazione nel 2024 dovrebbe aumentare del +1,8%, ma il ritmo della crescita dovrebbe ridursi sostanzialmente nel 2025 portandosi a +0,4%.
Il tasso di occupazione salirà decisamente nel 2024 tanto da giungere al 71,8%, per poi aumentare solo lievemente nel 2025 al 72%, il livello più elevato di sempre.
Una crescita dell’occupazione superiore a quella delle forze di lavoro dovrebbe condurre nel 2024 ad una ulteriore diminuzione del tasso di disoccupazione al 4,3%. Ma la tendenza dovrebbe subire un temporaneo arresto nel 2025, a causa di un deciso rallentamento della crescita dell’occupazione che avrà un ritmo inferiore a quello della forza lavoro e determinerà un lieve rimbalzo del tasso di disoccupazione fino al 4,4%.
Lo studio completo sul sito di Unioncamere Emilia-Romagna www.ucer.camcom.it