“Nel pomeriggio di ieri 5 agosto, presso lo stabilimento di CRM Spa si è sviluppato un grosso incendio all’impianto 41 adibito alla produzione delle famose piadine. L’ennesimo !! Ricordiamo che solo a gennaio ce n’era stato un altro e come questo di grosse proporzioni.
Grazie all’intervento tempestivo dei mezzi di soccorso l’incendio è stato domato e circoscritto e nessun lavoratore ha riportato conseguenze.
Auspicavamo che dopo l’incendio avvenuto all’impianto 37 (andato completamente distrutto) la C.R.M. Spa avesse messo in campo sistemi di sicurezza volti non solo a garantire l’incolumità dei lavoratori e dell’abitato circostante, ma anche di protezione degli impianti e delle strutture.
Ma così non è stato!
Non si conoscono ancora le cause del rogo né la portata dei danni, quel che è certo è che le lavoratrici e i lavoratori di C.R.M. Spa e di Appennino Servizi (che operano sul sito in appalto) sono veramente preoccupati e stanchi!
Dopo l’incendio di Gennaio scorso, tutto il personale ha lavorato duramente per cercare di mantenere i livelli di produzione anche con un impianto in meno e solo da un paio di mesi la situazione era tornata alla normalità, rallentando i ritmi e i carichi di lavoro e si stava progettando il futuro.
Ora regna l’incertezza su cosa li aspetterà, e lo sconforto di doversi nuovamente far carico dei disagi che questo fermo produrrà, (nel pomeriggio di oggi è ripresa la produzione su due impianti).
La Flai Cgil e la Filt Cgil di Modena assieme alle RSU a nome di tutte le lavoratrici e lavoratori di CRM Spa e di Appennino Servizi (che operano sul sito in appalto) sono a chiedere alla Direzione Aziendale un intervento sostanziale e immediato sulla sicurezza degli impianti per contrastare definitivamente il rischio incendi e di mettere in campo tutte le misure affinché questa ennesima ridotta capacità produttiva non crei conseguenze sul piano occupazione e della qualità del lavoro”.
(La RSU CRM, FLAI – FILT CGIL Modena)