Dal mese di marzo, senza un apparente motivo, avrebbe pedinato, offeso e minacciato di morte una donna, fino all’ultimo più grave episodio in cui avrebbe persino aggredito la vittima gettandole sul volto e sul corpo del liquido urticante, cagionandole lesioni. Gravi condotte quelle compiute da un giovane 26enne nei confronti di una donna con la quale aveva intrattenuto solo un rapporto di lavoro. Condotte che si sarebbero ripetute con frequenza sempre più ricorrente e a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Reggiolo hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica di Reggio Emilia, per atti persecutori, un 26enne domiciliato a Reggiolo.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri è emerso come il giovane, precedente cliente della ditta per cui lavora la vittima, senza apparente motivo, dal mese di marzo avrebbe iniziato a pedinare la donna, sia a piedi che in auto, fino ad affiancarla con l’auto proferendo nei suoi riguardi epiteti offensivi. Oltre ad importunarla all’uscita dal lavoro, in un’occasione ha affiancato con la propria autovettura la vittima mentre era a piedi, e le ha lanciato sul viso una sostanza liquida urticante che le ha causato lesioni.
La Procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri di Reggiolo, ha immediatamente richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo del divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, mantenendo una distanza di almeno 1000 metri, e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo anche indirettamente con la donna, disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico.
Nella giornata di ieri, i militari della stazione di Reggiolo che hanno seguito le indagini, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi hanno dato esecuzione sottoponendo il 26enne al provvedimento cautelare. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.