Prosegue il dialogo tra Istituzioni, azienda e parti sociali in merito alle prospettive future e al piano industriale della società, anche a seguito della chiusura del percorso di vendita dello stabilimento di Crespellano. L’incontro, richiesto da Cgil Bologna, è stato presieduto dal Capo di Gabinetto della Città metropolitana di Bologna, Sergio Lo Giudice; all’incontro erano presenti i vertici aziendali, le organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Filcams Cgil, la Regione Emilia-Romagna, oltre alla nuova Sindaca di Valsamoggia, Milena Zanna. 

L’azienda, importante realtà del territorio sin dal 1982, ha confermato i recenti investimenti nelle attività caratteristiche del Gruppo, ringraziando le organizzazioni sindacali per la stretta collaborazione di questi anni.

Fiom Cgil e Filcams Cgil sottolineano l’impegno profuso dai lavoratori e la volontà di condividere anche in futuro le informazioni sulle prospettive industriali, oltre alla richiesta di riaprire un dialogo sulla contrattazione per i lavoratori. 

Questa sinergia è il punto cardine del dialogo tra le parti condiviso durante l’incontro presso Città metropolitana, in un’ottica di sviluppo di tutte le opportunità di crescita che mirino alla valorizzazione del patrimonio industriale e alla tutela dei lavoratori.

“Le entrate nette per l’Azienda sono pari a circa 17,5 milioni di euro. A fronte di precise richieste sindacali, il Gruppo ha fornito rassicurazioni sull’utilizzo delle risorse, che dovrebbero essere impiegate in buona parte per estinguere un finanziamento ipotecario e in parte per sostenere nuovi progetti”. Così Filcams Cgil, Fiom Cgil e Camera del lavoro Cgil Casalecchio di Reno.

“La parte sindacale ha sottolineato come, in questi anni di difficoltà per il gruppo, anche i dipendenti abbiano fatto la loro parte  SOSPENDENDO TEMPORANEAMENTE la contrattazione integrativa: un elemento sottolineato durante l’incontro E CHE LA PARTE SINDACALE AUSPICA SI POSSA RIAPRIRE. Inoltre, per le categorie sindacali è imprescindibile utilizzare risorse per inaugurare una fase di innovazione, investendo in particolare sulle linee produttive più obsolete e tutelando complessivamente l’occupazione A PARTIRE DALLA STABILIZZAZIONE DELLE GIOVANI E DEI GIOVANI IN CONTRATTO DI APPRENDISTATO ATTUALMENTE IN FORZA IN AZIENDA”.