La dodicesima edizione di Trasparenze Festival dal 24 al 28 luglio torna ad abitare il borgo di Gombola, nell’Appennino modenese, con una tessitura di eventi, spettacoli di teatro, danza, concerti, installazioni e incontri in relazione con gli spazi naturali e architettonici. Artisti e ospiti in programma: Teatro dei Venti / abitanti del territorio, Monolith Grows, Le piccole morti, Overthought, Wanderlast, Gabriella Salvaterra, Francesco Marilungo, Elio Germano / Folco Terzani, Masque Teatro, Ghemon, Oliviero Ponte Di Pino / Giulia Alonzo, Fabio Biondi / Lorenzo Donati, Vittorio Continelli / Mo-Wan Teatro, Adriano Bolognino, Babilonia Teatri / Gli amici di Luca, Bandaradan, I Sacchi di Sabbia, Massimo Grigò, Silvio Castiglioni, Claudia Caldarano / Simone Graziano, Gnut.

 

Direzione artistica Stefano Tè (Teatro dei Venti) e ATER Fondazione.

Trasparenze anche quest’anno crea una connessione tra Città e Appennino e invita a diventare Spettatori Residenti, acquistando gli abbonamenti a una o più giornate di Festival per vivere tutti gli eventi a contatto con il territorio, usufruendo degli sconti nelle strutture ricettive e nei ristoranti convenzionati.

Info e prenotazioni: cell. 345 6018277 – biglietteria@trasparenzefestival.it.

 

ATER FONDAZIONE

“Per il quinto anno consecutivo Ater Fondazione è accanto al Teatro dei Venti nella co-direzione artistica del Festival Trasparenze 2024 – dichiara il Presidente di ATER Fondazione Natalino Mingrone – che si inserisce nella più ampia programmazione di eventi promossi dal cartellone di ‘Montagna mia’. Tutta la manifestazione è all’insegna del teatro contemporaneo e dell’innovazione con il forte intento di sottolineare quanto sia importante l’essenza originaria della rappresentazione scenica, la sua capacità unica di costruire relazioni e di accendere il senso di comunità. Questo è un messaggio caro ad Ater, che per vocazione si interroga sul senso profondo del teatro per la collettività e sullo spazio che lo spettacolo dal vivo ha nella vita delle persone. Nel piccolo borgo di Gombola sull’appennino modenese, attraverso il festival Trasparenze, si compie il fortunato connubio tra artisti e maestranze del teatro con la comunità locale, rendendo palpabile quel senso di socialità così speciale che solo l’esperienza della scena riesce a ricreare.”

 

24-25 LUGLIO “COME COMINCIA IL MONDO” E I GRUPPI DEL TERRITORIO

Anche quest’anno il Festival si apre con lo spettacolo creato dal Teatro dei Venti insieme agli abitanti del territorio attraverso il laboratorio annuale realizzato all’interno del progetto “Abitare Utopie”, con il sostegno della Fondazione di Modena.. Mercoledì 24 e giovedì 25 luglio va in scena “Come comincia il mondo”, doppie repliche alle 19:30 e alle 21:00 nell’antica Chiesa di San Michele. Regia Stefano Tè. Assistenza alla regia Davide Filippi. Contributo ai testi Azzurra D’Agostino con i partecipanti al percorso di creazione.

In scena Susi Baroni, Lucia Bocchi, Orfeo Cintelli, Daniela De Venuto, Marcella Fiorentini, Francesca Gualmini, Marco Guerzoni, Maria Rita Mammi, Melissa Mariani, Barbara Mustone, Raffaele Vitale, Ofelia Zambelli. Hanno partecipato al percorso anche Emilio Alessi, Alessandra Bertolazzi, Lorena Iori.

In questo periodo così denso di traumi e tragedie, da ‘fine del mondo’ – scrive la poetessa Azzurra D’Agostino – abbiamo ribaltato i due versi di Eliot: “così finisce il mondo  / non con un boato, ma con uno sfiato”. Ma l’utopia sta nel non pensare alla fine del mondo, bensì al suo cominciamento. Ci siamo raccolti intorno alla frase, che forse è una domanda: Come comincia il mondo. A partire allora da dove ci eravamo lasciati lo scorso anno, ovvero il tavolo de Le opere e i giorni, siamo risaliti all’inizio degli inizi, le memorie dell’infanzia, le storie degli avi e quelle dei bambini, che danno avvio a nuovi mondi. E così lo spettacolo diventa un modo per prepararci al ‘dopo’ di ogni avvio, a quello che accade quando qualcosa parte. Prepararci al grande viaggio che ci aspetta: quello di tutti i giorni, quello della vita, quello che ci permette di spostarlo questo mondo, anche di poco, di cambiarlo, anche di un millimetro, se lo facciamo insieme.

Una produzione Teatro dei Venti con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione di Modena nell’ambito del progetto “Abitare Utopie”.

Le serate del 24 e del 25 luglio si chiudono con i concerti di quattro gruppi del territorio, in collaborazione con il collettivo Louder. Mercoledì 24 luglio alle ore 22:00 la serata è aperta dai Monolith Grows, gruppo nato nel 2014 da un’idea di Andrea Marzoli (voce e chitarra) e Massimiliano Codeluppi (chitarra); Enrico Busi al basso e Riccardo Cocetti alla batteria completano la line-up. A seguire salgono sul palco Le piccole morti, gruppo modenese di rock alternativo in italiano, nato nel 2017 con spunti dark, jazz, elettronici e cantautorali, specializzato in sonorizzazioni e colonne sonore. Giovedì 25 luglio sempre alle 22:00 è la volta degli Overthought, band folk rock/indie folk proveniente da Modena, con Michele Magnani (voce, chitarre, percussioni) e Przemek Werbik (basso, percussioni), Elisa Magnani, Cecilia Magnani, Paola Giancaterino (voci) e Roberto Mennella (chitarra elettrica). A seguire i Wanderlast, band formata da tre amici d’infanzia, Davide, Francesco e Francesco, con un repertorio che spazia dall’electropop, al pop rock, all’alternative.

 

VENERDÌ 26 LUGLIO

Venerdì 26 luglio alle ore 17:00 inizia “Amleto” lo spettacolo del Teatro dei Venti, in coproduzione con Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT/Teatro Nazionale, realizzato all’interno della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia.

Dopo il debutto nel novembre 2023 al Nuovo Teatro delle Passioni di Modena e diverse repliche in teatri regionali e nazionali, il lavoro approda a Gombola con una versione site specific nell’antica Chiesa del borgo. Drammaturgia Vittorio Continelli e Stefano Tè. Regia Stefano Tè. Con attori e allievi attori del Teatro dei Venti e attori della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia. Musica dal vivo Alessandra Fogliani (pianoforte). Costumi Nuvia Valestri, Maria Scarano – Atelier Polvere di Stelle e Teatro dei Venti. Maschere (costruzione e azioni fisiche) Valentino Infuso. Ideazione scenografia Stefano Tè, progettazione della scenografia e dei costumi a cura di F. M. detenuto del Carcere di Castelfranco Emilia, nell’ambito del progetto europeo AHOS All Hands on Stage. Assistente alla regia Francesco Cervellino.

La drammaturgia, essenziale, offre ad attori e personaggi linee nette su cui muoversi. Il linguaggio è diretto, semplice, quasi del tutto privo dei giochi e delle vertigini che caratterizzano l’originale e che si ritrovano però nella struttura scenica, nel movimento di insieme degli attori e nel montaggio delle sequenze. Teatro e attori sono le armi di cui si serve il Principe per dare la caccia alle coscienze, per gettare luce su ogni inganno. Armi per arrivare alla verità o a qualcosa che le somigli. L’allestimento di “Amleto” nella Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia (MO) chiude la trilogia shakespeariana realizzata dal Teatro dei Venti nell’ambito dei progetti nelle Carceri, insieme al “Giulio Cesare” con gli attori del Carcere di Modena e al radiodramma su “Macbeth”, registrato con le voci degli attori e delle attrici di entrambi gli istituti penitenziari. La trilogia è anche campo di prova del progetto AHOS All Hands on Stage, cofinanziato dal programma Creative Europe, che prevede la professionalizzazione dei detenuti in diversi ambiti lavorativi legati al teatro, quali tecnici, macchinisti, scenografi.

In contemporanea, alle ore 17:00 inizia la prima replica di “Tutto passa, tutto resta” di Gabriella Salvaterra – SST Sense Specific Theatre, percorso sensoriale a tappe nel bosco di Gombola, per due spettatori alla volta. Consulenza drammaturgica Miguel Jofrè Sarmiento. Direzione tecnica Davide Sorlini. Organizzazione Claudio Ponzana. Con Arianna Bartolucci, Claudio Ponzana, Gabriella Salvaterra, Davide Sorlini, Angela Sparviero, Laura Torelli, Monica Varroni, Annalisa Zoffoli. Coproduzione Artisti Drama.

Lo spettacolo sarà a Gombola anche venerdì 27 luglio, sempre a partire dalle 17:00. Si consigliano scarpe e abbigliamento comodi per camminare in natura.