Foto: Davide Gazzotti

È aperto il bando per affidare la gestione del bar collocato all’interno di Palazzo Santa Margherita che ospita la Biblioteca Delfini, Fmav e il Museo della Figurina.

L’affidamento da parte del Comune di Modena avverrà tramite un avviso pubblico per la subconcessione d’uso (l’edificio è di proprietà di Asp) con selezione pubblica secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che prevede la valutazione sia della componente tecnica e qualitativa sia di quella economica.

Le offerte devono essere presentate entro le ore 12.30 di mercoledì 21 agosto. Il bando è pubblicato sul sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it) e prevede, a pena di esclusione, un sopralluogo obbligatorio per il quale è necessario inviare la richiesta via mail entro le ore 12 di mercoledì 31 luglio all’indirizzo Pec biblioteche@cert.comune.modena.it. Il sopralluogo si svolgerà entro mercoledì 7 agosto.

La subconcessione riguarda la gestione del servizio negli spazi dedicati all’interno di Palazzo Santa Margherita (in corso Canalgrande 103) e composti da un vano al piano terra di circa 60 metri quadri e di un locale di servizio di circa 11 metri quadri accessibile con una scala a scomparsa. È prevista, inoltre, la possibilità di utilizzare una porzione di circa 18 metri quadri del portico antistante i locali e di circa un terzo del cortile interno per un numero massimo di 60 posti a sedere tra interno ed esterno.

La concessione sarà per sei anni, rinnovabili per altri sei se ci sarà l’accordo tra le parti, concordando un nuovo canone ed eventuali nuove condizioni. La base di gara per il canone annuo è fissata in 22 mila 400 euro, oltre oneri Iva. Le offerte devono essere al rialzo.

La proposta economica vale 30 punti su 100, mentre fino a 70 punti possono essere assegnati per la proposta tecnica che deve riguardare la componente arredi e attrezzature (il cosiddetto layout), le modalità gestionali e di valorizzazione del locale in riferimento al contesto nel quale è inserito, la qualità di somministrazione di alimenti e bevande. In particolare, sarà valutata l’organizzazione del bar caffetteria, tenendo conto positivamente delle offerte che propongono fasce orarie di apertura estese e misure per ridurre lo spreco alimentare e l’impatto ambientale; la qualità e la varietà dell’offerta di alimenti e bevande; le proposte migliorative come, per esempio, la disponibilità ad attivare sinergie tra il bar e gli istituti culturali (dalla possibilità di utilizzare i buoni pasto all’organizzazione di assaggi e degustazioni in occasione di iniziative culturali degli istituti); l’allestimento dell’interno e delle aree all’aperto.

Possono partecipare alla selezione i soggetti commerciali in forma d’impresa e anche operatori che dichiarino di impegnarsi a costituire una società tra loro in caso di aggiudicazione. Tra i requisiti professionali richiesti per gli operatori, insieme a quelli morali ed economico finanziari, c’è comunque l’esperienza nella gestione di somministrazione di alimenti e bevande.