E’ state presentate stamane presso il Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena le novità delle stagioni di opera e concerti 2024-2025. Erano presenti Massimo Mezzetti, Sindaco di Modena e Presidente della Fondazione Teatro Comunale; Matteo Tiezzi, Presidente della Fondazione di Modena e Aldo Sisillo, Direttore della Fondazione Teatro Comunale di Modena.

La stagione 2024/25 di Opera al Teatro Comunale Pavarotti-Freni presenta un cartellone da ottobre ad aprile con nove titoli per un repertorio che spazia dal Settecento a oggi, da Rossini a Paul McCartney fra nuove produzioni e riprese di spettacoli memorabili, come I due Foscari nell’allestimento delle celebrazioni verdiani di ABAO Bilbao e Teatro Lirico di Trieste. Il Teatro Comunale riafferma la sua vitalità produttiva con ben cinque spettacoli nati a Modena, il nuovo allestimento di Mosè in Egitto di Rossini, Il piccolo spazzacamino di Britten, Gianni Schicchi di Puccini, Cavalleria Rusticana / Pagliacci di Mascagni e Leoncavallo e una nuova opera in prima assoluta per il progetto Europa Creativa. Riconosciuto dal
Ministero dalla Cultura fra i primi cinque dei ventisei Teatri di Tradizione Italiani, il Teatro Comunale di Modena è risultato per l’anno 2024 anche il primo assoluto per la qualità artistica della proposta.

Il cartellone si aprirà venerdì 18 e domenica 20 ottobre 2024 con Mosè in Egitto. Il Teatro Comunale di Modena propone così uno fra i più bei titoli seri di Gioachino Rossini in un nuovo spettacolo che presenta per la prima volta al pubblico modenese l’opera nella versione che il compositore mise in scena al San Carlo di Napoli nel 1818. Le scene, firmate da Nicolàs Boni per la regia di Pier Francesco Maestrini, sono realizzate presso il Laboratorio di scenografia del Teatro Comunale di Modena per una coproduzione che coinvolge i teatri lirici di Piacenza e Reggio Emilia. Il ruolo del titolo sarà affidato a Michele Pertusi, interprete rossiniano fra i più acclamati della lirica mondiale. Venerdì 29 novembre e domenica 1 dicembre Così fan tutte, titolo immortale dell’opera comica settecentesca, perla del catalogo mozartiano, va in scena a Modena in uno spettacolo che ha debuttato con successo lo scorso ottobre a Jesi. L’allestimento è frutto di una coproduzione italo francese partita dalla Fondazione Pergolesi Spontini e che vede coinvolti i teatri lirici di Pisa, Modena, Rovigo e Metz. Fra le novità dello spettacolo, spiccano le scene e i costumi su disegno di Milo Manara, uno dei fumettisti italiani più noti. Sabato 14 dicembre (preceduto dalle recite scolastiche il mattino di venerdì 13) andrà in scena Il piccolo spazzacamino (fuori abbonamento) di Benjamin Britten con gli interpreti dei corsi di alto perfezionamento per cantanti lirici del Teatro Comunale di Modena e i Solisti delle Voci bianche. Il titolo è fra i numerosi lavori che il compositore inglese ha dedicato ai bambini, coinvolti nelle vesti sia di interpreti che di spettatori. Messo in scena con regolarità nel corso di oltre quindici anni, l’allestimento dello spettacolo di Stefano Monti è fra i più indovinati che il Teatro Comunale di Modena abbia dedicato al pubblico di giovani e ragazzi. Sabato 21 e domenica 22 dicembre si vedrà Gianni Schicchi (fuori abbonamento) di Giacomo Puccini, una delle pagine più divertenti e appassionanti dell’opera italiana ormai alle soglie con la modernità. Il titolo, che richiede un cast numeroso e diversificato, va in scena in uno spettacolo che il regista Stefano Monti aveva firmato con successo per gli allievi di Mirella Freni nel 2017 e viene ripreso nuovamente per i talenti internazionali del Corso di alto perfezionamento del Teatro Comunale che si terrà da settembre a dicembre 2024. Il corso, sostenuto da Regione Emilia-Romagna e Fondo Sociale Europeo, ha visto i propri allievi partecipare a progetti di rilievo internazionale con concerti e spettacoli in Austria, Serbia, Francia, Danimarca, Spagna, Germania, oltre che a numerose produzioni liriche del Teatro Comunale e al Modena Belcanto Festival. Giulio Cesare, in programma il 24 e il 26 gennaio, è l’opera italiana di Georg Friedrich Händel più rappresentata sui palcoscenici moderni. Rappresentata a Londra nel 1724 con clamore europeo, dimenticata per quasi due secoli fino alla rinascita della musica barocca, a partire dal XXI secolo rimane l’opera seria più amata, da Chicago a Colonia, da Sydney a New York a Vienna. Lo spettacolo è presentato in una vasta coproduzione che vede coinvolti i teatri di Ravenna, Modena, Piacenza, Reggio Emilia, Lucca e Bolzano/Trento. La direzione musicale è affidata a Ottavio Dantone alla guida dell’Accademia Bizantina, a partire dagli anni Ottanta uno dei complessi più apprezzati per l’interpretazione della musica antica. Opera considerata fra le più raffinate del primo Verdi, I due Foscari, in scena il 21 e 23 febbraio 2025, compie 180 anni dalla sua prima rappresentazione al Teatro Argentina di Roma. Lo spettacolo, per la regia di Joseph Franconi Lee, è nato nel 2008 per l’Abao-Olbe di Bilbao in occasione del progetto ‘Tutto Verdi’. Dopo il primo debutto in Spagna, l’allestimento venne messo in scena come spettacolo inaugurale al Festival Verdi di Parma nel 2009, con Leo Nucci, e al Teatro Comunale di Modena. È stato registrato anche in Dvd e nel 2011 è stato rappresentato al Teatro Verdi di Trieste, dove proprio Luca Salsi debuttò nel ruolo di Francesco Foscari che riprenderà a Modena. Assente da oltre dieci anni dalla programmazione del Teatro Comunale di Modena, il dittico più amato dell’opera verista, ovvero Cavalleria rusticana / Pagliacci di Mascagni e Leoncavallo, torna in un nuovo allestimento presentato dal Teatro dell’Opera di Sofia in una coproduzione internazionale con i teatri lirici di Modena, Piacenza e Rimini che andrà in scena a Modena il 20, 22, e 23 marzo. L’11 e 13 aprile 2025 sarà la volta di una prima assoluta di un trittico di compositori da Italia, Polonia e Finlandia, esito di un importante progetto ideato dal Teatro di Modena per il programma Europa Creativa. La nuova opera, infatti, porta in scena un percorso frutto del progetto europeo B.U.T.T.E.R.F.L.Y. dedicato all’ambiente e al futuro del pianeta. Il Teatro Comunale di Modena, Opera Baltycka di Danzica e Opera BOX di Helsinki hanno collaborato per produrre un nuovo spettacolo le cui storie sono state create da studenti delle scuole superiori nelle tre città. Respiro, Lago di Cenere e Perla di speranza sono state messe in musica da tre diversi compositori, Paavo Korpijaakko, Beniamin Baczewski e Marco Attura per dare forma e voce a un tema di interesse globale che ha visto gli adolescenti intervenire sulla scena mondiale attraverso movimenti come Fridays for Future e figure come Greta Thunberg. Al progetto ha partecipato l’agenzia per l’ambiente da AESS di Modena. La stagione si concluderà il 29 aprile 2025 con un particolarissimo spettacolo che affianca due performance dedicate ai Beatles fra passato e presente. Ecce Cor Meum è il quarto album di musica d’arte di Paul McCartney, prodotto e orchestrato da John Fraser. È un oratorio in quattro parti, con testo in latino e inglese, per voci soliste, orchestra, coro giovanile e adulto, commissionato al musicista dal Magdalene College di Oxford. La seconda parte del concerto, Beatles greatest hits, è dedicata ai grandi successi del complesso inglese, arrangiati da Antonio Aiello e interpretati da Melissa Purnell e con l’Orchestra Città di Ferrara. I titoli in abbonamento saranno affiancati come di consueto dal seguitissimo Invito all’Opera, ciclo di guide all’ascolto organizzate in collaborazione con gli Amici dei Teatri Modenesi e tenute dai più accreditati esperti di opera lirica. La rassegna quest’anno ospiterà Marco Beghelli, Luca Baccolini, Oreste Bossini, e Piero Mioli. Saranno 6 i titoli in abbonamento, divisi come sempre su 2 turni. La campagna si aprirà il 2 settembre per la prelazione gli abbonati della stagione precedente.

 

La nuova stagione di Concerti 2024/25 prevede undici appuntamenti di rilievo internazionale che spaziano dalla musica barocca al contemporaneo. Un programma, in prevalenza sinfonico, con orchestre di prestigio dal panorama europeo, quali Chamber Orchestra of Europe, la Filarmonica di Stoccarda e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della
Rai, e direttori di fama mondiale, da Antonio Pappano a Lera Auerbach. Spazio anche ai grandi interpreti, a cominciare dai pianisti Lucas Debargue, Bertrand Chamayou e Thomas Enhco, e alla musica da camera, con l’armeno Avetis String Quartet e il consueto Concerto della Memoria e del Dialogo con il pianista e compositore Paolo Marzocchi. Tre gli appuntamenti della Filarmonica del Teatro Comunale, fra i quali l’atteso concerto di Capodanno.

Il cartellone si aprirà il 29 ottobre 2024 con i sei Concerti Brandeburghesi di Johann Sebastian Bach, monumento immortale della musica antica, che si ascolteranno a Modena nell’interpretazione della Freiburger Barockorchester, fra le più autorevoli realtà della musica antica eseguita con strumenti originali. L’11 novembre sarà la volta della Chamber Orchestra of Europe diretta da Antonio Pappano con il solista Bertrand Chamayou impegnati nell’esecuzione del celebre Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra di Ravel e di brani di George Gershwin, Darius Milhaud e Leonard Bernstein. Il 16 novembre si terrà il primo dei tre appuntamenti consecutivi con la Filarmonica del Teatro Comunale di Modena, in questo caso diretta da Hirofumi Yoshida con Simone Lamsma che eseguirà il Concerto per violino op. 35 di Erich Wolfgang Korngold seguito da Sheherazade, da Le mille e una notte di Nikolaj Rimskij-Korsakov. Il 7 dicembre l’orchestra tornerà diretta da Giuseppe Mengoli, giovanissimo talento vincitore del prestigioso Concorso Mahler 2023, a fianco di Ettore Pagano, violoncellista affermato con importanti orchestre a Parigi, Berlino, Amburgo, Halle, Kiel, Stoccarda, e in numerosi teatri in Svizzera, Austria, Ungheria, Croazia, Albania, Lituania, Finlandia, Armenia, Kuwait, Oman, Stati Uniti. In programma, la Terza Sinfonia di Mendelssohn Bartholdy e tre diversi brani di Pëtr Il’ič Čajkovskij per violoncello e orchestra: il Pezzo capriccioso in si minore, il Notturno in re minore op. 19 e le celebri Variazioni su un tema rococò. In seguito al successo delle scorse stagioni, il Teatro Comunale di Modena e la sua Orchestra diretta da Hirofumi Yoshida il primo gennaio saluteranno il 2025 con un brillante concerto in tradizione viennese e brani celebri dal repertorio di Capodanno con la partecipazione della Corale Rossini di Modena. Venerdì 10 gennaio 2025 la stagione proseguirà con il recital di Lucas Debargue. Dopo la rivelazione al Concorso Čajkovskij del 2015 e il prestigioso Premio dell’Associazione dei Critici di Mosca, il pianista è divenuto uno dei giovani pianisti più interessanti della sua generazione. Si è esibito presso la Philharmonie di Berlino, il Congertgebouw di Amsterdam, la Konzerthaus e il Musikverein di Vienna, il Théâtre des Champs Elysées e la Philharmonie di Parigi, Wigmore Hall e Royal Festival Hall di Londra, Alte Oper di Francoforte, Philharmonie di Colonia, Suntory Hall di Tokyo e alla Carnegie Hall di New York. Il 27 gennaio il Concerto della Memoria e del Dialogo, presentato da Amici della Musica di Modena insieme al Teatro Comunale, farà ascoltare un repertorio di autori vittime della Shoah e morti nel campo di sterminio di Auschwitz a fianco di nuovi brani e arrangiamenti del compositore e pianista Paolo Marzocchi, con il soprano Valentina Coladonato e la voce narrante Guido Barbieri. Lera Auerbach, che aveva dovuto cancellare la propria presenza la scorsa stagione, si ascolterà il 29 gennaio alla guida dell’Orchestra Filarmonica di Stoccarda nella doppia veste di direttrice e pianista impegnata in un programma con musiche di Mozart e Čajkovskij. Sabato 8 febbraio si ascolterà la Settima Sinfonia di Dmitrij Šostakovič nell’esecuzione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Andrés Orozco-Estrada. Šostakovič scrisse la Sinfonia nel 1942 a Leningrado, durante il terribile assedio dell’esercito tedesco. Accolta come il simbolo della resistenza alla minaccia nazista, venne eseguita a New York da Arturo Toscanini con l’Orchestra della NBC, dopo che il microfilm della partitura era riuscito a raggiungere gli Stati Uniti con un viaggio rocambolesco attraverso la Persia e l’Egitto. Il Quartetto d’archi Avetis, un ensemble armeno di recente formazione, presenterà mercoledì 5 marzo un programma con compositori rappresentanti delle scuole nazionali di stampo romantico fra i quali Padre Komitas (1869-1935), un sacerdote considerato il fondatore della scuola nazionale di musica armena e riconosciuto come uno dei pionieri dell’etnomusicologia. Il cartellone si concluderà domenica 27 aprile 2025 con Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Alondra de la Parra. Il programma proporrà il Concerto in fa di George Gershwin con Thomas Enhco al pianoforte, la suite sinfonica Sheherazade di Rimskij-Korsakov e il brano più celebre di Arturo Márquez Navarro, autore noto al pubblico latino-americano e ampiamente riconosciuto come uno dei più importanti compositori messicani della sua generazione.

Il Teatro propone quest’anno un unico abbonamento a 9 concerti (esclusi il concerto di Capodanno e il Concerto della Memoria e del Dialogo), disponibile dal 2 al 16 settembre per la prelazione agli abbonati alla stagione scorsa, il 17 e 18 settembre 2024 per il cambio posto e dal 20 al 28 settembre per i nuovi abbonati.