Nella mattina di giovedì 4 luglio operatori della Squadra Mobile di Reggio Emilia hanno dato esecuzione ad una Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa lo scorso 28 giugno dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Reggio Emilia, nei confronti di un 20enne italiano già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Tale misura trae origine da alcune indagini, portate avanti dagli investigatori reggiani, effettuate a seguito di un furto e un tentato furto posti in essere lo scorso 23 febbraio, entrambi ai danni di due automezzi di una società incaricata della gestione e manutenzione delle slot machine presenti all’interno di alcuni esercizi commerciali.

Nello specifico, nella mattina dello scorso 23 febbraio, secondo quanto ricostruito grazie alle indagini della Squadra Mobile reggiana, il 20enne, utilizzando un flessibile, avrebbe compiuto un’effrazione nella portiera posteriore dell’autoveicolo che era stato parcheggiato all’esterno di un esercizio commerciale di via Emilia Ospizio e si sarebbe impossessato della somma in contanti di 3 mila euro presente all’interno del mezzo.

Sempre nella stessa giornata, questa volta però di pomeriggio, con lo stesso modus operandi, lo stesso soggetto avrebbe tentato di asportare il denaro contante presente all’interno di una cassaforte all’interno di un altro veicolo, parcheggiato all’esterno di un distributore di benzina di via Bice Bertano Davoli, sempre di proprietà della suddetta società, anche questa volta previa effrazione della portiera posteriore con l’utilizzo di un flessibile.

Questa volta, però, il colpo non era andato a buon fine in quanto un dipendente del distributore di benzina, dopo essersi reso conto di quanto stava accadendo, aveva subito attirato l’attenzione dei presenti costringendo il presunto autore a darsi alla fuga.

A seguito delle serrate indagini effettuate dalla Squadra Mobile di Reggio Emilia, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, tramite la visione delle immagini di videosorveglianza e i racconti forniti da alcuni testimoni, sono emersi gravi elementi di reità nei confronti del 20enne, già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa e con tantissimi precedenti prevalentemente per reati contro il patrimonio.

A seguito di tutte le opportune formalità di rito, il 20enne italiano è stato condotto presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia in esecuzione dell’ordinanza emessa nei suoi confronti.