Sostenere un’impresa economica femminile in Tunisia, garantire l’accesso all’assistenza sanitaria in Congo e in Togo, offrire accoglienza, ospitalità e istruzione a bambini in condizione di fragilità e abbandono in Sierra Leone e in Madagascar. Sono gli obiettivi dei cinque progetti di cooperazione internazionale presentati da associazioni e organizzazioni no profit del territorio modenese, ammessi al finanziamento nell’ambito dell’edizione 2023 del bando per interventi nei Paesi in via di sviluppo promosso dal Comune e dalla Fondazione di Modena.
Proposto da Arci Modena, con Overseas, Officina progetto Windsor e Lega Ambiente, il progetto in Tunisia sostiene iniziative femminili per il turismo esperienziale nel villaggio di Ksar Ouled Soltane, dove è stato restaurato il monumento utilizzato come location per la saga di Star Wars: alcune delle “celle” del monumento saranno assegnate al gruppo di donne per esporre prodotti e organizzare attività di coinvolgimento dei visitatori.
Due sono i progetti finanziati in ambito sanitario: quello proposto in Congo dall’organizzazione di volontariato Moninga, con Bambini nel deserto e Cose dell’altro mondo, consiste nell’installazione di un impianto fotovoltaico nell’ospedale di Masina, il quartiere a più alta densità abitativa di Kinshasa, per garantire l’accesso a strutture di alta qualità in particolare ai bambini. Il progetto in Togo è proposto da Ho avuto sete, con Solidarietà missionaria e Team Enjoy, Events & Fun, e sostiene l’ampliamento del centro medico Filles de Saint Camille a Sanguerà attraverso la fornitura di apparecchiature radiologiche e la formazione del personale tecnico per il loro utilizzo e manutenzione.
E due sono i progetti finanziati in ambito educativo e dell’assistenza all’infanzia: proposto dall’associazione Alfeo Corassori-La vita per te, con l’associazione Foreste per sempre e Croce Blu di Modena, il progetto in Madagascar prevede di potenziare le attività educative e formative per i bambini ospiti del centro di accoglienza Miaraka. Proposto da Overseas, con Africsid e Associazione Progetto casa aperta, il progetto in Sierra Leone si intitola “Una casa per guarire e per crescere” e si rivolge ai bambini e alle bambine che hanno perso i genitori o che provengono da famiglie in difficoltà del quartiere periferico di Grafton a Freetown ospitandoli in una casa di accoglienza.
Il bando, aperto a dicembre 2023 e chiuso a metà marzo, metteva a disposizione un fondo di 100 mila euro complessivi per progetti in linea con uno o più degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu e con la Strategia italiana per l’Educazione alla cittadinanza globale. In particolare, i progetti dovevano riguardare gli ambiti dello sviluppo sostenibile e dell’ambiente, della sanità e della salute pubblica, dell’educazione e formazione, dei diritti umani e dello sviluppo economico locale. Per essere ammessi al bando, i progetti dovevano essere presentati da un partenariato costituito da almeno tre soggetti con una consolidata progettualità di cooperazione internazionale che potevano richiedere un contributo da un minimo di 10 mila a un massimo di 25 mila euro, con un cofinanziamento minimo complessivo del 30 per cento del costo totale del progetto a carico dei soggetti proponenti.
L’elenco dei progetti ammessi a finanziamento è pubblicato sul sito della Fondazione di Modena (https://www.fondazionedimodena.it/wp-content/uploads/2023/12/BANDO-COOPERAZIONE-INTERNAZIONALE-2023-GRADUATORIA-FINALE.pdf). I progetti saranno avviati a partire da luglio 2024, dovranno concludersi al massimo in 12 mesi e saranno realizzati coinvolgendo almeno un partner rappresentativo della comunità locale del Paese di intervento.
La selezione è stata effettuata in due fasi: nella prima, si è tenuto conto dell’esperienza già maturata dall’associazione proponente in programmi di cooperazione internazionale, del suo radicamento nel territorio. Sono stati verificati, inoltre, che la cooperazione internazionale fosse la mission prevalente, i partenariati, il grado di coerenza del progetto con gli obiettivi del bando e il grado di innovazione progettuale (anche rispetto a iniziative già sostenute in precedenti edizioni).
Nella seconda, sono stati valutati i contenuti del progetto rispetto anche al coinvolgimento e al rafforzamento delle capacità operative delle controparti locali, alla qualità degli obiettivi, alla definizione e alla concretezza dei risultati quantitativi e qualitativi attesi, alla sostenibilità nel medio e lungo termine e all’adeguatezza del budget. Sono stati considerati, inoltre, il cofinanziamento da parte di altri finanziatori, la documentazione di accompagnamento presentata e le rendicontazioni di progetti precedenti. Criteri di premialità sono stati la realizzazione di progetti nei Paesi da cui provengono i maggiori flussi migratori verso il territorio modenese, il coinvolgimento di associazioni degli immigrati presenti sul territorio modenese, la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione sul territorio modenese.