Prosegue sul territorio dell’Area Nord della provincia di Modena il progetto “Fuori dai giochi”, che ha tra gli obiettivi il contenimento dell’azzardo ed il contrasto alla ludopatia, promosso da Ausl, Unione Comuni Modenesi Area Nord, Centro Servizi Volontariato Terre Estensi, Società Dolce e Federconsumatori.
Agli sportelli sovraindebitamento aperti lo scorso febbraio presso la Camera del Lavoro a Mirandola e a Finale Emilia ad oggi sono state ricevute rispettivamente 7 persone tra i 45 e i 65 anni, e 3 tra i 36 e i 60 anni; si tratta di un servizio gratuito di informazione e consulenza alla cittadinanza rispetto a situazioni debitorie, determinate dalle cause più diverse, a cura di Federconsumatori (si accede previo appuntamento telefonando allo 059/260384). «Una buona parte degli utenti ha debiti causati dal gioco d’azzardo, debiti che non gli permettono di far fronte alle normali spese quotidiane con diverse cartelle esattoriali da parte dell’Agenzia delle Entrate – spiega Federconsumatori Modena – Sono necessari nella maggior parte dei casi più appuntamenti per capire la complessa situazione economica in cui versano. Per tutti viene verificato se vi è la possibilità di accedere alla procedura di esdebitazione, viene valutato caso per caso per capire se vi sono gli estremi per poter agire trami l’OCC (Organismo di composizione della crisi), cosa che è avvenuta in due casi».
Il progetto prevede anche iniziative di sensibilizzazione e informazione rispetto al fenomeno del gioco d’azzardo nelle scuole superiori del territorio e nel mondo dell’associazionismo: dieci le associazioni locali coinvolte in una formazione ad hoc a cura del Centro Servizi Volontariato che in questa prima metà dell’anno ha anche incontrato 35 classi terze per un totale di quasi mille studenti, coinvolti in momenti formativi e informativi volti alla diffusione di sani stili di vita all’insegna del volontariato e della cittadinanza attiva (oltre 50 stage di volontariato attivati nelle associazioni, previsti anche nel periodo estivo, e un campo di protezione civile con 50 studenti partecipanti). A questo dato, si aggiunge un approfondimento specifico sui temi della prevenzione del gioco d’azzardo che ha coinvolto 8 classi dell’Istituto Galilei di Mirandola – e che in autunno si estenderà a tutte le altre scuole superiori del territorio – che ha coinvolto Csv, Ausl e Federconsumatori.
«Le classi hanno partecipato attivamente agli incontri con domande ma soprattutto condividendo le proprie esperienze anche minime con l’azzardo – spiegano da Csv e Federconsumatori – In particolare, i maschi giocano online e hanno conti gioco attivi, quando si tratta di ragazzi minorenni il conto gioco viene aperto dal papà o dalla mamma. “Giocano” in particolar modo a scommesse sportive ma non solo. Conoscono molto bene anche tutte le altre tipologie di giochi d’azzardo che si trovano sul web ma non disdegnano il gioco fisico. Sanno dove si vende azzardo nel loro paese e ci hanno perfino saputo dire il nome di chi vende i “grattini” e del viavai di persone che vedono entrare e uscire».
Con riferimento al territorio dei nove comuni dell’Area Nord della provincia modenese, dal 1°rapporto sull’azzardo legale pubblicato da Federconsumatori nel 2023, emerge che la media di quanto giocato comprende realtà con dati preoccupanti e altre con dati molto al di sotto delle medie ma che non devono essere sottovalutati. Il 2° Rapporto sull’azzardo legale nei Comune dell’Area Nord verrà presentato dopo l’estate. All’inizio del nuovo anno scolastico, verrà inoltre inviato un questionario alle scuole che gli studenti saranno chiamati a compilare in modo anonimo per parlare di loro, di come esprimono la loro socialità, del loro rapporto con il gioco e soprattutto di quale familiarità hanno con l’azzardo, per arrivare a realizzare azioni sempre più mirate e a loro vantaggio. Si continuerà, sempre con il supporto delle scuole, con laboratori didattici all’interno dei quali gli studenti, con l’aiuto di un professionista, ideeranno altrettante video pillole sui temi dell’azzardo che maggiormente li hanno colpiti durante le lezioni. Un progetto certamente molto innovativo che renderà i ragazzi protagonisti e attivi nel fornire idee sul contenimento dell’azzardo e che potrà essere utile a tutta la comunità.
«Il gioco d’azzardo patologico ha conseguenze pesanti non solo per il giocatore – sottolinea il dottor Massimo Bigarelli, Direttore della Struttura complessa Dipendenze Patologiche Area Nord -, ma anche per la famiglia e il futuro dei figli, sul piano economico e psicologico. E’ quindi importante chiedere aiuto al Servizio per le dipendenze patologiche dell’Azienda USL di Modena (SerDP), le cui attività vengono sostenute e potenziate anche grazie ai fondi che la Regione Emilia-Romagna ha assegnato alle aziende sanitarie attraverso il Piano d’azione contro la ludopatia 2022-2024, oltre 10 milioni di euro in tre anni. Nell’Area Nord della provincia è possibile prendere appuntamento nei SerDP di Carpi, contattando lo 059 659921, e Mirandola (0535 602434): personale specializzato e percorsi di recupero multifasici sono a disposizione dei cittadini e delle loro famiglie».