Polizia di Stato di Bologna: nell’ultimo mese dieci accompagnamenti coatti alla frontiera di stranieri irregolari

Sono numeri importanti quelli dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Bologna che si impegna quotidianamente per il contrasto alla criminalità e al fenomeno della immigrazione irregolare.

Il Questore, a seguito dell’attività istruttoria dell’Ufficio Immigrazione, emette giornalmente espulsioni con accompagnamenti coatti alla frontiera o ai centri di permanenza per il rimpatrio (c.p.r) nei confronti di cittadini extracomunitari irregolari, allontanando dal territorio coloro che non sono muniti di documenti validi al soggiorno nel nostro Paese e che più volte sono stati sopresi a commettere reati predatori come furti e rapine, nonché in materia di stupefacenti.

Le espulsioni con accompagnamento alla frontiera (rimpatrio) vengono eseguite nei confronti di soggetti muniti di passaporto, scortati da personale appartenente esclusivamente alla Polizia di Stato, specializzato nei servizi di scorte internazionali; mentre le espulsioni con trattenimento al c.p.r. riguardano soggetti privi di documenti per i quali il trattenimento è necessario alle procedure di riconoscimento sull’identità e nazionalità e dove, in considerazione del numero limitato dei posti, viene data precedenza ai soggetti pregiudicati.

Nell’ultimo mese i rimpatri coatti con accompagnamento alla frontiera effettuati dalla Questura di Bologna sono ben dieci e, nello specifico, più della metà dei soggetti espulsi sono stati rintracciati nelle zone del Centro storico quali Parco della Montagnola, Piazza XX Settembre e zona Stazione, aree controllate costantemente dalle Forze di Polizia.

La Questura, infatti,  predispone quotidianamente servizi straordinari di controllo del territorio nelle suddette zone con equipaggi specializzati del Reparto Prevenzione Crimine ed unità cinofile antidroga, nonché controlli in collaborazione con l’Esercito nelle operazioni “Strade Sicure” e “Stazioni Sicure” identificando centinaia di persone e, infine, mediante servizi con pattuglie miste appiedate composte da personale della Polizia di Stato ed Esercito per presidiare le zone di cui sopra in ottica preventiva, innalzando il livello di sicurezza. Vengono altresì coordinati servizi interforze nelle medesime zone ed in altre in cui maggiore è l’incidenza di reati predatori.

Nell’ultimo mese, dunque, tra i soggetti espulsi alcuni sono risultati irregolari che si sottraggono alle norme che vigono in materia di immigrazione, mentre altri sono risultati autori di delitti, anche particolarmente pericolosi, come ad esempio:

  • un tunisino del 97 che si aggirava nel Parco della Montagnola il 13 maggio brandendo un coltello di grosse dimensioni, fermato e trovato in possesso anche di uno spray al peperoncino, gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio;
  • un tunisino del 97 che il 19 maggio veniva fermato tra Piazza XX Settembre e Via Indipendenza in quanto aveva minacciato una donna con uno spray al peperoncino, e successivamente veniva trovato in possesso anche di un coltello lungo 20 cm e di 20 gr di hashish;
  • un nigeriano del 94 arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, trovato in Piazza XX Settembre il 3 maggio, con 30 grammi di cocaina suddivisa in dosi, già arrestato in passato e con precedenti specifici;
  • un marocchino del 2001 arrestato il giorno 12 giugno da personale della Polfer per la commissione di diversi furti ai danni di passeggeri di un treno a cui aveva asportato portafogli e un pc portatile;

Un numero così alto di espulsioni è, dunque, il frutto di un impegno costante messo in campo dalla Questura di Bologna, che  si avvale dello sforzo di tutte le Forze di Polizia ed ha fatto registrare da gennaio 2024 ad oggi 36 provvedimenti di espulsione con accompagnamento coatto alla frontiera, raggiungendo un numero che eguaglia quasi quello della totalità dell’intero anno 2023, registrando una crescita notevole; sono 75, invece, le espulsioni con accompagnamento ai c.p.r..