Nella tarda serata di ieri, lunedì 10 giugno 2024, un uomo italiano di 48 anni si è presentato al Comando Provinciale dei Carabinieri di Modena, dichiarando al militare di servizio alla caserma che nel suo furgone appena parcheggiato all’esterno della struttura militare aveva trasportato il cadavere della moglie.
Personale specializzato dei Carabinieri apriva il veicolo, con modalità idonee a non compromettere le fonti di prova, constatando che effettivamente nel vano bagagliaio dello stesso era rannicchiato il cadavere di una donna.
Gli accertamenti immediatamente eseguiti sotto la direzione del Pubblico Ministero di turno di Procura, intervenuto sul posto per assumere la direzione delle indagini, facevano emergere, a seguito dell’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale, che la vittima, identificata in una donna 40enne cittadina italiana di origini russe, presentava il capo interamente coperto da un sacchetto nero di plastica stretto al collo con un filo elettrico plastificato. Rimosso il sacchetto, la donna risultava avere il collo stretto con una cintura.
Sulla scorta delle fonti di prova immediatamente acquisite, l’uomo veniva tratto in arresto nella quasi flagranza del delitto di omicidio aggravato e veniva associato alla casa circondariale di Modena, su disposizione di questa Procura della Repubblica, in attesa della successiva udienza di convalida dell’arresto dinanzi al Giudice per le indagini Preliminari.
Dalle prime indagini svolte emergeva che la vittima aveva avviato dinanzi alla Autorità Giudiziaria di Innsbruck (Austria) una procedura per la regolamentazione dell’affidamento prevalente dei figli minori e l’esercizio del diritto di visita.
Detto procedimento era stato definito con decisione datata 17 maggio 2023, che aveva stabilito la collocazione prevalente dei minori presso l’abitazione della madre ed il diritto di visita del padre.
L’indagato, nel gennaio 2024, aveva, di converso, proposto ricorso dinanzi al Tribunale Civile di Modena per separazione giudiziale con addebito a carico della donna, contestando la giurisdizione dell’Autorità Giudiziaria austriaca. Il Tribunale di Modena, ritenendo di non dover assumere provvedimenti temporanei urgenti, essendovi già la decisione del Giudice straniero comunitario con decisione riconoscibile nel nostro Stato, assumeva la causa in decisione a maggio 2024 sulla questione preliminare della giurisdizione. Nel febbraio 2024 la vittima aveva presentato istanza al Tribunale di Innsbruck per ottenere l’affidamento esclusivo dei due figli minori.