Cento studenti universitari provenienti da tutta Italia sono arrivati in questo fine settimana a Bologna per partecipare all’evento organizzato dalla Conferenza dei Collegi Universitari di Merito, CCUM, in cui i ragazzi hanno incontrato e si sono confrontati con 4 importanti atleti: Daniele Cassioli, campione mondiale paralimpico dello sci nautico, Andrea Re, otto volte campione del mondo nel canottaggio, Irma Caldara e Riccardo Maglio, coppia di pattinaggio artistico, “ambasciatrice” dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Torino 2025.
L’incontro tra i campioni e gli studenti (tra di loro molti sono atleti), intitolato “Oltre il campo, il valore dello sport per i Collegi Universitari di Merito”, è andato in scena domenica 26 maggio al Camplus Bononia, mentre il 25 maggio si è svolto al CUSB di Bologna il torneo di pallavolo cui hanno preso parte tutti gli studenti.
L’iniziativa ha voluto far emergere, attraverso esperienze e racconti, i valori che accomunano lo sport e il percorso universitario ed è stata voluta dalla Conferenza dei Collegi Universitari di Merito, che riunisce i 57 Collegi di Merito, riconosciuti dal Ministero dell’Università e della Ricerca, presenti in 18 città italiane con 4500 studenti universitari.
A Bologna i Collegi Universitari di Merito sono 4.
“Tanti studenti universitari sono atleti di alto livello, segno che agonismo e studio non solo si possono conciliare, ma hanno radici e valori comuni che vanno coltivati” ha osservato Vincenzo Salvatore, presidente della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito (CCUM) – “Obiettivo dei Collegi di Merito è sostenere con le borse di studio gli studenti meno abbienti che sono dotati di grandi motivazioni e talento. In tal senso siamo pronti a collaborare con il CONI e le singole federazioni sportive per dare un sostegno sempre più forte ai giovani atleti federati che vogliono iscriversi all’Università e vivere e studiare in un Collegio di Merito”.
I Collegi Universitari di Merito sono enti non profit in cui gli studenti, oltre a usufruire di vitto e alloggio, seguono un percorso formativo di eccellenza, parallelo agli studi universitari e orientato alla preparazione del mondo del lavoro e alla mobilità internazionale. Gli studenti sono ammessi ai Collegi attraverso un concorso che ne valuta i meriti scolastici e accademici, oltre alle motivazioni, indipendentemente dal reddito. Oltre il 70% dei collegiali riceve borse di studio che coprono dal 30 al 100% della retta annuale.
Lo sport ha un valore importante nel progetto formativo dei Collegi strettamente legato al percorso di crescita e al benessere psicologico degli studenti.
L’evento di Bologna – “Oltre il campo, il valore dello sport per i collegi universitari di merito”
Dopo essersi sfidati nel torneo di pallavolo del sabato, in programma dalle 14:00 ai campi da gioco del CUSB di via Carpentiere, 44, i 100 studenti universitari provenienti da tutta Italia e residenti in Collegi di merito, domenica 26 maggio dalle 10:00 hanno partecipato al Camplus Bononia, di via Sante Vincenzi, 49, all’incontro con i quattro grandi campioni, che sarà aperto dai saluti di Vincenzo Salvatore, presidente della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito (CCUM).
Hanno partecipato: Daniele Cassioli, campione mondiale paralimpico, non vedente, di sci-nautico, che ha ottenuto decine di titoli mondiali, europei e italiani. Nato cieco nel 1986, inizia a praticare sport dall’età di tre anni (nuoto, karate), per poi passare allo sci, e nel 1995, allo sci nautico. Laureato in fisioterapia, si occupa, tra le altre cose, di avviare all’avviamento allo sport i bambini con disabilità visiva; Andrea Re, campione di canottaggio con 8 titoli mondiali conquistati tra gli anni ’80 e ’90 e una partecipazione alle Olimpiadi di Atlanta. Oggi Andrea Re è triatleta e docente di educazione fisica; Irma Caldara e Riccardo Maglio, coppia di pattinaggio artistico, ambasciatori dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Torino 2025, i primi nella storia aperti ad atleti paralimpici iscritti alle Università di ogni Paese, che potranno competere nelle discipline sportive della neve insieme agli atleti normodotati, sulle stesse piste e nell’ambito dello stesso programma gare.