Cisl Fp Emilia Centrale interviene col segretario generale Gennaro Ferrara in merito alla notizia che sta tenendo banco sul taglio di spesa da 5 milioni di euro che si abbatterebbe sul personale dell’Ausl di Modena, riducendo 150 posti di lavoro.

“Notiamo una specie di scaricabarile fra il livello regionale che denuncia la mancanza di fondi nazionali e il livello nazionale che accusa le Regioni di scarsa capacità gestionale, pure a fronte di un incremento di spesa a favore del servizio sanitario nazionale. L’unica cosa certa, oggi, è che ci sarà in Emilia-Romagna un finanziamento ad hoc per l’abbattimento delle liste di attesa che si cerca di raggiungere utilizzando le prestazioni aggiuntive. Cosa significa? Significa che si punta ad utilizzare il personale attualmente in servizio per spremerlo con ulteriori ore di lavoro, aumentando il carico di impegno e di stress di una macchina che viaggia già fuori giri dalla pandemia. Uno scenario contro il quale Cisl Fp è pronta ad assumere tutte le azioni di lotta necessarie contro questo che sarebbe l’ennesimo gioco delle tre carte per risolvere un problema strutturale, quello delle liste d’attesa, senza investire e giocando, anzi, al risparmio”.

Ecco perché diventa molto importante l’incontro che ci sarà il 12 marzo con le Direzioni generali delle due Aziende – Ausl e Azienda Ospedaliero Universitaria –, nel corso quale, in un modo o nell’altro, il re sarà nudo.
“In cima alla nostra agenda c’è il piano assunzionale straordinario per reclutare nuovi professionisti sanitari – conclude Ferrara – necessari per ridurre il carico di lavoro del personale già in servizio, dandogli anche una boccata d’ossigeno con un minimo di ricambio dopo mesi letteralmente passati in trincea e per garantire prestazioni adeguate alla popolazione modenese”.