Accogliamo con profonda soddisfazione il riconoscimento del grado di eccellenza che il magazine Newsweek riconosce ai due ospedali cittadini inserendo il Policlinico e l’Ospedale di Baggiovara al 15° e al 24° posto di una classifica nazionale stilata in base al grado di soddisfazione espresso dagli utenti.
“Questo riconoscimento non può che essere motivo di orgoglio per tutte le lavoratrici e i lavoratori della sanità modenese, ma è un riconoscimento dal sapore agrodolce, visto le condizioni in cui lo si è ottenuto” dichiara Giuseppe Fornaro della FP Cgil di Modena.
“I lavoratori dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, sono ormai allo stremo, gli organici di alcuni reparti al di sotto dei contingenti minimi e dove la situazione è migliore, non vi è alcun indice di sostituzione. Significa che non si è in grado di sostituire le assenze, per questo i lavoratori sono perennemente costretti a saltare i riposi ed è quasi impossibile accedere a ferie o permessi” incalza il sindacalista.
“Le criticità maggiori si riscontrano nei reparti di Medicina di entrambi i nosocomi cittadini, ma la situazione è drammatica in modo trasversale. Mancano tutte le figure professionali, dagli amministrativi ai logopedisti, passando per gli operatori socio sanitari, ai tecnici, sino agli infermieri – continua il funzionario Cgil – e riuscire a coprire i turni è un gioco ad incastri. Basta prendere il cartellino di un lavoratore qualsiasi per avere prova di quanto detto, ore e ore di straordinario e un numero elevatissimo di ferie residue non godute”.
Si continua a chiedere agli stessi lavoratori, che ancora non si sono lasciati alle spalle i sacrifici fatti negli anni di pandemia, di farsi carico oggi, delle carenze degli organici e del de-finanziamento alla sanità pubblica. In una simile condizione la prima a farne le spese è la qualità del servizio, ma non solo, non si è nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro in sicurezza, motivo per cui molti lavoratori, ormai esasperati decidono di licenziarsi per fare altro o passare al privato.
“Diversi sono i tavoli che abbiamo aperto come sindacato con l’Azienda Ospedaliero Universitaria sulle problematiche della carenza di personale a cui però non si riesce a dare risposta, e la situazione appare ancor più drammatica in vista del periodo estivo” continua il sindacalista.
“Per questo pensiamo che ad oggi non sia più rinviabile un rifinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale che sia degno di questo nome, la rimozione del tetto di spesa per il personale sanitario e la contestuale rimozione del tetto ai fondi contrattuali – rilancia Fornaro – inoltre, vi è la necessità di scorrere le graduatorie in essere e portare un po’ di respiro ai lavoratori, perché delle due l’una: o siamo in grado di garantire l’offerta di servizi con gli organici necessari a sostenerli, che sono ben lontani dagli attuali, o dobbiamo pensare di ridurli, perché lo stato attuale delle cose non è più sostenibile”.