Nella notte tra lunedì 5 e martedì 6 febbraio, operatori della Squadra Volanti di Reggio Emilia sono intervenuti in viale Piave a seguito di una segnalazione pervenuta alla locale Sala Operativa di un’aggressione in corso tra alcuni soggetti. Giunti immediatamente sul posto gli agenti notavano soltanto la presenza di un uomo che, con un’evidente ferita all’altezza dell’occhio sinistro, riferiva di essere stato aggredito e colpito al volto qualche minuto prima senza aggiungere ulteriori dettagli.
Si trattava di un 38enne tunisino, irregolare sul territorio della Stato, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti che era stato già arrestato lo scorso 31 gennaio per furto aggravato e poi rimesso in libertà e sottoposto alla misura del divieto di dimora nella provincia di Reggio Emilia.
A quel punto gli operatori richiedevano immediatamente l’intervento del personale sanitario, mentre l’uomo si mostrava estremamente agitato e non collaborativo. In attesa dell’ambulanza, inoltre, il soggetto tentava più volte di allontanarsi e si arrampicava su di un muretto in cemento, minacciando di buttarsi giù.
Non con poca difficoltà gli agenti riuscivano a tranquillizzarlo e, tramite l’ambulanza, veniva condotto al locale Pronto Soccorso per le cure del caso. Dopo essere stato dimesso, il soggetto dapprima si rifiutava di seguire gli operatori in Questura per le attività di identificazione per poi andare in escandescenza e iniziare a dimenarsi, sbracciare e colpire con la testa lo sportello e il finestrino posteriore della Volante.
Sempre in presa a una ingiustificata ira e nel tentativo degli operatori di riportarlo alla calma, il 38enne iniziava a spintonare e colpire con calci gli agenti rifiutandosi di entrare nell’autovettura. Dopo qualche attimo di agitazione, però, gli operatori riuscivano a neutralizzarlo e a condurlo presso i locali della Questura.
Al termine degli accertamenti di rito e in virtù di quanto accaduto, il 38enne è stato arrestato per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e condotto immediatamente presso la locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.