Venerdì 19 e sabato 20 gennaio alle ore 21 la stagione Primavere del Teatro Piccolo Orologio di via Massenet ospiterà la brillante messa in scena di “A number” nella traduzione di Monica Capuani, per la regia di Luca Mazzone, che ne cura anche l’allestimento scenico, con Giuseppe Pestillo e Massimo Rigo; i costumi sono di Lia Chiappara e il disegno luci di Mario Villano, produzione del Teatro Libero Palermo – Centro di produzione teatrale.

Germania, 1936. All’apice della folle parabola politica del nazionalsocialismo di matrice hitleriana, Walter Benjamin dà alla luce uno dei suoi più celebri e, pur implicitamente, incendiari trattati. In un’epoca che, come mai prima, strumentalizza l’opera degli artisti asservendola a fini propagandistici, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica si interroga sulle residue potenzialità del genio creativo che sfugge alle lusinghe della facile riproducibilità, verso una liberazione e un’emancipazione veramente rivoluzionarie.

Poco più di sessant’anni dopo, il tema della riproducibilità, insieme alle sue innumerevoli implicazioni estetiche, etiche, politiche, ontologiche, è la provocazione da cui muove un altrettanto caustico testo teatrale della drammaturga britannica Caryll Churchill, A number. L’autrice scava nel profondo ed esplicita la complessità di radunare domande primarie: chi sono? Da dove vengo? Esistono altri uguali a me? E con questi altri, insieme al mondo, cos’altro sarò?

Per informazioni e prenotazioni: www.mamimo.eventbrite.it, biglietteria@teatropiccolorologio.com, www.mamimo.it, 0522-383178,