Nel 2024 verranno aggiudicati i lavori per la ristrutturazione e l’ampliamento della sede del Centro per l’impiego di Vignola, che si occupa di politiche attive per il lavoro per tutti i Comuni del distretto (Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Montese, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, Zocca). L’intervento rientra nel piano di potenziamento dei Centri per l’impiego approvato dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione delle direttive del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Il Centro per l’impiego, a Vignola, si trova su via Montanara, in posizione logisticamente strategica visto che lo stesso stabile ospita anche la stazione delle autocorriere. L’attuale struttura però non è più in grado di rispondere alla miriade di esigenze che si concentrano oggi sui Centri per l’impiego. Di qui la necessità di un potenziamento: fino ad ora il Centro era collocato solo al primo piano, a fine lavori potrà contare anche su spazi a piano terra. Saranno ridisegnati completamente gli uffici e i loro spazi, saranno rifatti i servizi igienici e i pavimenti, sostituiti tutti gli infissi esterni e i serramenti interni, sarà rifatta la impermeabilizzazione della copertura, in modo da ovviare anche alle perdite che erano state riscontrate in passato, saranno adeguati e ammodernati gli impianti e sarà sostituita la pavimentazione della terrazza praticabile. L’intervento riguarda una superficie di 411 metri quadrati, di cui ben 108 sono di ampliamento. Al termine dei lavori, il Centro per l’impiego potrà contare su 11 postazioni, una sala corsi, una sala riunioni e spazi accessori come la sala d’attesa e l’archivio. Attualmente lavorano al Centro per l’impiego di Vignola 9 operatori.
L’edificio è di proprietà comunale. L’Agenzia regionale per il Lavoro dell’Emilia-Romagna contribuisce con ben 500mila euro al progetto (il 95% del costo complessivo), il Comune di Vignola con 26.315 euro (il restante 5%), a cui si aggiungono 15mila euro per i millesimi di copertura esclusi dalla convenzione. Entro fine 2023 sarà pronto il progetto esecutivo, nel 2024 verranno aggiudicati i lavori, il collaudo è previsto entro il 30 aprile 2025. La durata del cantiere è preventivata in circa sei mesi. Il progetto prevede che si proceda per fasi in modo da mantenere in funzione gli uffici anche a lavori in corso.
“Stiamo parlando – spiega l’assessore allo Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Relazioni internazionali della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla – di un investimento senza precedenti e strutturale che questa Regione sta facendo per realizzare luoghi belli e accoglienti, ma anche dotati di tecnologie e competenze adeguate, attraverso una formazione apposita per gli operatori che faranno accoglienza Questi uffici devono rispecchiare una nuova cultura delle politiche attive del nostro Paese. Per questo dovranno essere Centri per l’impiego ‘di comunità’, lavorando in rete con le associazioni imprenditoriali, le imprese, le organizzazioni sindacali, le istituzioni, gli enti di formazione del territorio, al fine di individuare i migliori sbocchi occupazionali per chi cerca un lavoro, a partire dalle figure fragili”.
“Ringraziamo la Regione e l’Agenzia regionale per il lavoro per aver deciso di investire sul potenziamento del nostro Centro per l’impiego – commenta l’assessore al Lavoro del Comune di Vignola Niccolò Pesci – Le politiche attive per il lavoro sono cruciali per poter mantenere una occupazione di qualità come quella che vogliamo per i nostri cittadini e le aziende del territorio. La collaborazione in rete tra vari enti garantisce sempre risultati importanti, come è accaduto lo scorso maggio quando, per la prima volta, come Comune siamo riusciti a organizzare, insieme al Centro per l’impiego e all’Unione Terre di Castelli, due job day pensati per favorire l’incontro tra i giovani e le imprese del territorio. Il successo di partecipazione riscontrato ci ha convinti a ripetere l’iniziativa anche nel 2024”.
I lavori saranno l’occasione per razionalizzare anche i locali dello stesso stabile, sede di associazioni del territorio, come l’Anmil, l’associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, che potranno contare su un ingresso autonomo rispetto a quello del Centro per l’impiego.