Si è svolta nella giornata di ieri – lunedì 2 ottobre 2023 – l’Assemblea Soci di Aimag al termine della quale, per conto dell’Amministrazione Comunale di Mirandola, ha dichiarato quanto segue l’Assessore al Bilancio Roberto Lodi.
“Ci siamo visti rigettare senza asserire alcuna valida motivazione una proposta congrua – commenta Lodi a margine della riunione – che prevedeva la distribuzione del 85% (proposta da Mirandola, San Prospero, Medolla, Cavezzo, San Possidonio, Camposanto, Poggio Rusco, San Giacomo delle Segnate, Moglia, San Felice e Borgo Carbonara) degli utili suddivisi fra i Comuni soci. Un compromesso, che ritenevamo di buon senso fra il 95% dell’iniziale proposta (risalente all’Assemblea dello scorso 29 Giugno) ed il 75% imposto dalla delegazione con a capo il Sindaco di Carpi.
Prosegue la nemmeno celata volontà di prevaricare e di sopraffare tutti gli altri soci e su queste basi non è possibile strutturare alcun tipo di accordo. Ritengo, se dovessero mantenersi tale le condizioni di totale mancanza di collaborazione, che Mirandola dovrà fare delle serie valutazioni sul fatto di continuare ad avere soci che intendano, per la nobile definizione di “bene comune”, esclusivamente un vantaggio proprio. Attendiamo con fiducia – conclude l’Assessore al Bilancio del Comune di Mirandola – l’esito del nostro ricorso al TAR: qualora dovesse essere rigettata, ritengo si palesi necessaria un’approfondita riflessione che porti Mirandola all’individuazione di forme di investimento alternative che possano dare dividendi anche superiori rispetto a quelli che, ad oggi, il Sindaco di Carpi punta i piedi per congelare. Ritengo – e ribadisco come la riflessione rimanga valida solamente in perseveranza di questo atteggiamento di totale mancanza di collaborazione – non vada esclusa la possibilità di porre e affrontare il tema di una liquidazione delle quote di Aimag con contestuale affidamento ad un nuovo gestore del quale sia possibile certificare l’effettiva efficienza. I fatti dimostrano, a tal proposito, che stia maturando un crescente dissenso da parte delle cittadinanze delle vicine Modena e Bologna in merito alla gestione dei rifiuti da parte di Hera”.