Carpi entra a fare parte del network “Dementia Friendly Community”, avviando il proprio percorso per diventare “città amica delle persone con demenza”.
L’iniziativa, presentata questa mattina dagli enti promotori del tavolo DFC, Azienda USL di Modena, Comune di Carpi, Azienda Servizi alla Persona-ASP Unione Terre d’Argine, GAFA e Federfarma Modena, è volta a sensibilizzare la comunità al supporto e all’integrazione sociale delle persone affette da demenza, contrastando lo stigma ancora elevato.
Con la Città dei Pio sono dieci le comunità che hanno aderito all’iniziativa in provincia di Modena: un primato nazionale che dimostra l’attenzione e la sensibilità di questo territorio verso il tema della demenza.
Il network “Dementia Friendly Community” è una prospettiva di approccio, realizzata in diversi Paesi Europei e Nordamericani, che ha come obiettivo il supporto alle persone con demenza e ai loro familiari, la promozione dell’inclusione e della partecipazione sociale, attraverso il coinvolgimento di tutta la comunità.
Diventare “città amica delle persone con demenza” significa dunque impegnarsi a sviluppare un importante progetto che ha il compito di sensibilizzare la cittadinanza e combattere lo stigma, attraverso una serie di azioni che saranno messe in campo progressivamente. Come ad esempio la diffusione di un questionario, in primis alle persone con demenza e alle loro famiglie e poi alla popolazione generale attraverso farmacie, studi medici e altri punti nevralgici della vita comunitaria. Attraverso le risposte, fornite in forma anonima, sarà possibile ottenere una prima fotografia di ciò che il tema delle demenze suscita nei cittadini, componendo così lo spunto per costruire azioni di sensibilizzazione e di informazione.
La prima iniziativa – Non è un caso se il progetto “Carpi città amica delle persone con demenza” sia stato presentato proprio durante la Settimana dell’Alzheimer. Nel cartellone della rassegna è infatti incluso quello che si può considerare a tutti gli effetti il primo evento della DFC carpigiana, ovvero la “Staffetta della salute”, che si terrà domani, giovedì 21 settembre, con partenza alle ore 18 presso il Parco “Piersanti Mattarella” di viale Peruzzi. Una passeggiata itinerante ad anello presso i parchi urbani, con ritorno al “Piersanti Mattarella”, durante la quale i partecipanti potranno chiacchierare e ricevere utili consigli per la prevenzione del declino cognitivo dai professionisti del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Carpi, del mondo del volontariato e delle farmacie. All’arrivo saranno distribuite schede coi suggerimenti per il benessere psicofisico.
Tra le altre iniziative programmate, la presentazione alle classi delle scuole secondarie di Carpi del progetto formativo che coinvolgerà gli studenti per meglio comprendere le demenze e riflettere sul ruolo che possono avere i ragazzi come giovani caregiver e come membri attivi della comunità per sostenere l’inclusione dei pazienti con demenza. Per sensibilizzare la cittadinanza verso le malattie demetigene all’interno della Settimana Alzheimer (17-24/9), è prevista l’illuminazione col colore viola del Teatro Comunale di Carpi.
I dati e la rete carpigiana dei servizi – Sono oltre 1.800 le persone con demenza nel Distretto di Carpi. Il dato, riferito al 2022, risulta in incremento rispetto all’anno precedente (1.555). La gestione delle persone con demenza e delle loro famiglie sul territorio è affidata al Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) di Carpi, che nel 2022 ha effettuato 1.008 prime visite, con 504 nuove diagnosi. Il CDCD carpigiano è uno dei nodi della rete locale, parte di quella più ampia provinciale, insieme alle associazioni di volontariato, ai servizi ospedalieri come la Neurologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, che assicura supporto alla diagnosi e gestione dei casi complessi, al Nucleo Demenza all’interno di una Casa Residenza Anziani per il ricovero temporaneo delle persone con demenza grave, e al Centro Diurno “De Amicis”, specializzato nell’assistenza ai disturbi comportamentali nelle persone con demenza, secondo il modello delle linee guida sui Centri Diurni Alzheimer.