Migliaia di persone affette da sclerosi multipla nel mondo avranno finalmente una possibilità di accesso a cure che, specialmente nei Paesi con risorse limitate, fino ad oggi non erano disponibili, per costi troppo elevati dei farmaci o mancanza di risorse assistenziali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, ha inserito per la prima volta nella nuova “Lista dei farmaci essenziali” – che quindi devono essere garantiti a tutti i cittadini in ogni parte del mondo – tre medicinali per curare la sclerosi multipla: rituximab, glatiramer acetato e cladribina.
Un risultato definito storico dalla stessa Oms, ottenuto dopo due anni di lavoro anche grazie al contributo dell’Emilia-Romagna, in particolare dell’Irccs Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna e dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute. Dell’equipe internazionale di lavoro fa parte il Gruppo Cochrane Sclerosi Multipla e Malattie Rare del Sistema Nervoso Centrale, che ha sede presso l’Unità operativa di Epidemiologia e Statistica dell’ospedale Bellaria, diretto dal dottor Francesco Nonino e composto dai dottori Elisa Baldin e Ben Ridley.
Il progetto, promosso da “Multiple Sclerosis International Federation”, una federazione internazionale di associazioni di persone affette da sclerosi multipla, ha coinvolto 51 esperti e rappresentanti dei pazienti da 24 Paesi del mondo. Dopo studi e ricerche durate due anni, la richiesta all’Oms di inserimento dei tre farmaci è stata avanzata dalla Federazione insieme al Centro collaboratore “WHO Collaborating Centre in Evidence-Based Research Synthesis and Guideline Development”, che fa capo all’assessorato regionale alla Sanità- settore Assistenza ospedaliera, area Governo del farmaco e dispositivi medici, diretto dal dottor Francesco Nonino e composto dalle dottoresse Elisabetta Pasi, Roberta Giroldini e Lucia Magnano.
“Siamo orgogliosi di avere messo le altissime competenze dei nostri professionisti a servizio di una causa così importante e giusta- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Con l’Ircss Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, che ringrazio, e la Federazione che riunisce tanti professionisti, esperti e pazienti a livello internazionale, abbiamo contribuito ad ottenere questo risultato veramente importante. Finalmente migliaia e migliaia di pazienti con sclerosi multipla potranno avere accesso alle cure che purtroppo in tanti Paesi era ancora negato”.
L’Organizzazione mondiale della sanità sottolinea che “l’inclusione nella lista dei tre medicinali, con diverse vie di somministrazione, prezzi diversi (compresa la disponibilità di farmaci generici e biosimilari) e diversi usi raccomandati, fornirà valide opzioni di scelta sia per i pazienti, sia per le decisioni di politica sanitaria nazionali e potrà facilitare un migliore accesso alle cure per le persone che devono convivere con la sclerosi multipla”.