Sono 24 le Guardie mediche attive sul territorio di Carpi, con una proporzione che rispetta gli standard previsti dalle normative nazionali. A rassicurazione dei cittadini del Distretto, l’Azienda USL di Modena ritiene doverose alcune precisazioni rispetto alla segnalazione della consigliera Arletti sulla continuità assistenziale riportate da alcuni organi di stampa.
Rispetto al numero di medici di continuità assistenziale (guardia medica) presenti sul territorio – come avviene ovunque a livello nazionale a fronte della carenza di medici di assistenza primaria – l’Azienda sanitaria provvede a ricercare medici sostituti per le zone non assegnate. A Carpi in particolare, tutti i turni sono stati coperti: alle 6 guardie mediche citate dagli articoli di stampa si aggiungono infatti circa ulteriori 18 professionisti, garantendo così la piena operatività del servizio. Fondamentale in questo senso è anche la collaborazione con tutta la Medicina generale del territorio che nell’area nord della provincia ha sempre offerto servizi di continuità assistenziale integrata. L’apertura, a gennaio, dell’ambulatorio di continuità assistenziale in Ospedale dedicato ai cittadini con codici di minore gravità, ha inoltre consentito di alleggerire la pressione sul Pronto soccorso, ma soprattutto una gestione più appropriata di quei bisogni che, se pure urgenti, non presentano carattere di emergenza.
Proprio dalla nota e generalizzata difficoltà di reperire medici – non solo di cure primarie ma anche di emergenza-urgenza – è nata la necessità della riforma dell’emergenza-urgenza a cui si sta lavorando sul solco del progetto regionale. La riorganizzazione del servizio di guardia medica provinciale è il primo passo, al fine di ottimizzare le risorse disponibili ma soprattutto orientare i cittadini verso il servizio più appropriato per il loro bisogno. A tal proposito è ora attivo il numero unico 800 032 032 cui risponde un medico che può fornire le migliori indicazioni per la gestione del caso, compresa l’attivazione di una visita ambulatoriale o domiciliare.
In questo percorso l’Azienda USL assicura la condivisione con le amministrazioni locali e l’attento monitoraggio di ogni passaggio di riorganizzazione, in particolare nelle aree che confinano con altre province, con l’obiettivo di continuare a garantire la migliore assistenza ai propri cittadini.