Pubblicare e rendere disponibili senza alcun vincolo sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli tutti i dati sul gioco d’azzardo lecito, per singolo gioco (fisico e online) e per singolo Comune, in modo che gli enti locali possano conoscere la situazione del gioco sul territorio e utilizzare i dati stessi come base per impostare azioni mirate di informazione e prevenzione.
È la principale richiesta della campagna “Mettiamoci in gioco” promossa dall’associazione Avviso Pubblico alla quale ha aderito anche il Comune di Modena con decisione del Consiglio comunale. La delibera di adesione, presentata dall’assessore alle Politiche per la legalità Andrea Bosi, è stata approvata nella seduta consiliare di giovedì 29 giugno con il voto a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Europa verde-Verdi, Modena civica), Movimento 5 stelle, Lega Modena, Alternativa popolare, Modena al centro, Gruppo indipendente per Modena, Modena sociale, e l’astensione di Fratelli d’Italia.
Con l’adesione alla campagna, il Comune di Modena chiede, inoltre, al Governo di mettere ordine nel comparto del gioco d’azzardo “poiché non si può più rinviare una legge di riordino del settore che metta al centro la salute delle persone anche a discapito dell’entrata erariale”; di valutare i parametri di pericolosità dei diversi giochi, vietando quelli che maggiormente possono generare dipendenza; di superare l’attuale regime straordinario di gestione delle concessioni basato su proroghe e deroghe; di non utilizzare più emendamenti o articoli nei decreti di emergenza o milleproroghe per legiferare sul gioco d’azzardo; di rivedere alcuni tipi di gioco legale che non portano introiti significativi per l’Erario ma che si prestano facilmente a essere utilizzati dalla criminalità organizzata per riciclare denaro. Si invita, infine, a pubblicare un rendiconto annuale dei dati nei primi mesi dell’anno successivo.
La condivisione degli obiettivi e delle richieste della campagna, esplicitate nella delibera di adesione, è stata ribadita anche nell’ordine del giorno presentato dal Pd, e illustrato da Stefano Manicardi, che sollecita ulteriormente il Governo a intervenire per il riordino del gioco d’azzardo legale con l’obiettivo “di ridurne l’offerta e di avviare una riflessione sul pericolo di creare dipendenza dei giochi autorizzati dallo Stato”. L’ordine del giorno ha ottenuto il voto favorevole dei gruppi di maggioranza; Movimento 5 stelle, Alternativa popolare, Modena sociale, Modena al centro. Astenuti Fratelli d’Italia, Lega Modena, Gruppo indipendente per Modena.
Il Consiglio ha respinto invece due emendamenti, uno alla delibera e uno all’ordine del giorno, presentati dalla consigliera Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) che chiedevano di mantenere in delibera solo la decisione di aderire alla campagna “Mettiamoci in gioco” per la pubblicazione dei dati e del riepilogo annuale, cancellando le altre richieste e di circoscrivere il dispositivo dell’ordine del giorno esprimendo la richiesta di riordinare il settore con al centro la salute e la valutazione di pericolosità per la dipendenza (ma eliminando il riferimento all’Erario e alla riduzione dell’offerta), di superare il regime di proroghe e deroghe, di rivedere alcune tipologie di gioco legale che presentano rischi di radicamento per la criminalità organizzata, di rendere disponibili i dati e il riepilogo annuale.
Nel presentare la delibera, l’assessore Bosi ha affermato che in Italia il gioco d’azzardo legale “ha una dimensione spropositata e fuori controllo”, ricordando le azioni intraprese dall’amministrazione modenese per controllarne e limitarne la diffusione a tutela dei soggetti più vulnerabili: dalla limitazione degli orari all’obbligo di delocalizzazione o di chiusura delle case da gioco che si trovino troppo vicino a luoghi sensibili. Su questo tema due recenti sentenze del Tar Emilia Romagna (pubblicate il 19 e il 20 giugno) hanno confermato la bontà degli atti delle amministrazioni rigettando sia il ricorso di una società con sede a Modena che chiedeva l’annullamento dell’ordinanza comunale che disciplina e riduce gli orari di funzionamento delle slot machine sia il ricorso di una società di Fidenza che impugnava gli atti della Regione, e di conseguenza quelli attuativi dei Comuni, per la mappatura dei luoghi sensibili e sui divieti alle sale da gioco e alle sale scommesse.
La campagna di Avviso pubblico prende il via dal fatto che dal 2020, l’Agenzia Dogane e Monopoli pubblica solo dati aggregati, per effetto della legge 160 del 2019 che non permette la divulgazione dei dati sull’azzardo. I Comuni possono richiedere informazioni ulteriori ma i dati eventualmente forniti dall’Agenzia possono essere usati solo per la consultazione. Regioni, Comuni, associazioni e cittadini non hanno, dunque, libero accesso ai dati del gioco e non possono utilizzarli a fini istituzionali, di formazione, sensibilizzazione, informazione e prevenzione. Per questo motivo la campagna chiede all’Agenzia di mettere a disposizione i dati senza vincoli, sia per il gioco fisico sia per quello online, per singolo gioco e per singolo comune, così da avere un quadro preciso per tutti i territori.