Oltre la metà delle risorse europee disponibili del Programma regionale Fesr, il 54%, impegnate in meno di un anno con la realizzazione di 31 bandi, a cui si aggiungono due procedure per l’individuazione dei soggetti gestori di strumenti finanziari e 1.184 progetti già approvati. Mentre, per quanto riguarda il Fondo sociale europeo Plus, il 43% delle risorse è già a bando o in approvazione entro luglio 2023: 45 gli avvisi pubblicati e 855 le operazioni approvate.
Sono questi, in sintesi, i principali risultati fino ad ora raggiunti dall’Emilia-Romagna ed emersi dai Comitati di sorveglianza dei Programmi regionali finanziati dai Fondi europei, il Fondo sociale europeo Plus (Fse+) e il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027. Comitati composti da Regione Emilia-Romagna, Commissione europea, rappresentanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei diversi Ministeri, il partenariato istituzionale, sociale ed economico che compone gli organi di controllo dei Programmi regionali dei fondi europei.
Le riunioni si sono svolte nella cornice di Classis Ravenna – Museo della Città e del Territorio, luogo della cultura che, durante i terribili giorni dell’emergenza alluvione dello scorso maggio si è trasformato in hub di accoglienza per le persone sfollate e per i loro animali domestici. Ai lavori hanno partecipato l’assessore regionale al Bilancio e Rapporti con l’Ue, Paolo Calvano, e l’assessore allo Sviluppo Economico, Lavoro e formazione, Vincenzo Colla.
E proprio per questi territori è arrivata una buona notizia: rispetto ai criteri di selezione delle operazioni è stata approvata una maggiorazione dei contributi per i progetti relativi a soggetti presenti nei territori colpiti dagli eventi dello scorso maggio.
“Non vuole essere solo un simbolo svolgere il Comitato in una delle zone maggiormente colpite dalla alluvione dei mesi scorsi – hanno detto gli assessori Calvano e Colla-. Vogliamo dare un segno concreto di fiducia e speranza nel presente e nel futuro di tutto il sistema emiliano-romagnolo, in vista del superamento dell’emergenza e dell’avvio della fase di ripartenza e ricostruzione. Un segnale forte dell’attenzione anche da parte dell’Europa”.
“In Emilia-Romagna – aggiungono Colla e Calvano- gli investimenti finanziati con risorse europee si riconoscono soprattutto per la loro capacità di ridefinire e potenziare sia il ruolo dei servizi pubblici sia l’impulso dalla crescita del settore privato. Ciò in coerenza con la strategia disegnata anche nel Patto per il lavoro e il clima per una crescita sostenibile, giusta e per la buona occupazione”.
Inoltre, i Comitati hanno ascoltato i giovani e i volontari che, assistendo ai lavori, hanno portato la loro testimonianza in occasione di una tappa speciale di YOUZ – Forum regionale dei giovani, dedicata proprio agli ‘angeli del fango’.
Fondo Fse Plus
Durante il Comitato di sorveglianza Fse+, sono stati presentati i dati di attuazione del Programma al 31 maggio 2023, che – ad appena un anno dall’approvazione del Programma – vedono il 43% delle risorse già a bando o in approvazione entro luglio 2023: 45 gli avvisi pubblicati e 855 le operazioni approvate. Focus sulle operazioni di importanza strategica e sul nuovo piano di valutazione unitaria dei Programmi regionali Fse+ e Fesr, costruito e co-progettato insieme al partenariato istituzionale, sociale ed economico, così rilevante nel ciclo della programmazione, per massimizzare i risultati nel corso del settennato.
Fondo Fesr
Avanzata anche l’attuazione del Programma regionale Fesr, che, al 31 maggio 2023, mostra un impegno finanziario pari al 54% delle risorse disponibili, considerando il calendario dei bandi che usciranno entro luglio 2023: 31 bandi, a cui si aggiungono 2 procedure per l’individuazione dei soggetti gestori di strumenti finanziari, e 1.184 progetti già approvati.
Inoltre, le Atuss, Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile, azione di gestione a più livelli (dalle comunità digitali alle infrastrutture verdi, dall’inclusione sociale all’orientamento dei giovani) che coinvolge la Regione, gli enti locali e le rappresentanze economiche e sociali, sono finanziate con 114,5 milioni di euro provenienti dai Programmi Fesr e Fse+ e, considerando il cofinanziamento locale, mobiliteranno investimenti per oltre 164 milioni di euro.