Nel pomeriggio del 22 aprile scorso, l’equipaggio motomontato dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Bologna veniva inviato unitamente alle squadre dei Vigili del Fuoco, del soccorso alpino e del 118 in via Sabbiuno a seguito di una segnalazione pervenuta da un amico di un ciclista che stava percorrendo quel tratto stradale. L’amico pochi minuti prima aveva contattato il ciclista con una videochiamata che rispondeva ma manifestava condizioni critiche in quanto risultava sanguinante al volto e aggrovigliato nella vegetazione.
Nonostante l’ampiezza dell’area da pattugliare, pari a diversi ettari, l’equipaggio rapidamente giunto sul posto si attivava immediatamente nelle ricerche e notava in un dirupo aldilà del guardrail una bicicletta nera incastrata nei rami di un albero. Concentrando le ricerche riusciva a vedere un uomo a una quarantina di metri di distanza dall’albero disteso a terra lungo la ripida scarpata boscosa.
A quel punto Personale del soccorso alpino, dopo essersi imbragato e calato con le corde, raggiungeva e riportava al livello stradale il ciclista che veniva soccorso anche mediante l’intervento dell’elisoccorso 118 e personale dei Vigili del Fuoco che si coordinavano per le operazioni.
Per le ferite riportate alla testa e le contusioni multiple l’uomo veniva quindi trasportato all’Ospedale Maggiore per le cure mediche e veniva dimesso il giorno seguente. Nei giorni scorsi gli operatori di volante intervenuti hanno potuto rincontrare l’uomo e constatare che lo stesso si è ripreso dalla brutta disavventura.