Alle 18 di oggi al Bentegodi di Verona, lo stadio che porta il nome di un importante benefattore dello sport veronese dell’ottocento andrà in scena sia una festa (oggi sono 120 anni esatti dalla fondazione del club scaligero) che una sfida valida per il massimo campionato di calcio italiano. I neroverdi guidati da Alessio Dionisi sono chiamati a un turno complesso come lo stesso allenatore ha tenuto a sottolineare in conferenza stampa con alcuni esempi tattici come il seguente: “Loro sono molto più verticali di noi, dovremo essere bravi a chiudere le traiettorie interne e coprire bene il campo per non farci trovare impreparati”.
Sulla formazione e le motivazioni il mister toscano poi non si è risparmiato e ha lanciato un messaggio forte e chiaro: “Non escludo di stravolgere tutto se vedrò che chi ha giocato di più non avrà le stesse motivazioni avute finora”. Sempre su questo piano ha insistito Dionisi davanti ai microfoni dei giornalisti: “Dobbiamo intraprendere un altro cammino, che è collegato a quello interrotto prima della sosta. Dobbiamo dare più continuità possibile a livello d’atteggiamento”.
Non ci resta che attendere le 18:30 di oggi dunque per capire se partendo dalle parole di Matteo Della Vite sulla Gazzetta dello Sport, “il 2023 del Sassuolo è stato fino a qui da favola” e come dargli torto aggiungiamo noi, considerando la serie di risultati utili consecutivi dall’inizio del nuovo anno e la falsa partenza avuta prima. Le ipotesi di formazione vedono Consigli, Toljan, Erlic, Rogerio e Ferrari dietro, Henrique, Lopez e Frattesi a centro e davanti Laurietè, Berardi e Pinamonti.
Ai padroni di casa i tre punti servono disperatamente per provare ad allungare sulle ultime due in piena zona retrocessione, al Sassuolo farebbero da scalino per raggiungere zone quasi nobili di classifica.
Claudio Corrado