Il Comune ha raggiunto un accordo extra-giudiziale con le famiglie di alcuni minori individuati come responsabili di imbrattamenti su muri di proprietà comunale: la transazione prevede che le famiglie paghino complessivamente 1.617,13 euro (404,28 ciascuna) a parziale rimborso delle spese sostenute dall’Amministrazione per ripulire i muri sporcati, e che così il Comune rinunci a ogni azione legale.
«La nostra scelta – sottolinea Mariella Lugli, assessore a Bilancio e Sicurezza – è stata determinata anche da valutazioni educative: non abbiamo voluto aggravare in sede giudiziaria la posizione di questi minorenni, confidando che loro abbiano capito la “lezione” e che le loro famiglie sappiano vigilare e prevenire altri gesti di questo tipo. In generale, il messaggio per i cittadini è che ogni qualvolta possibile, il Comune perseguirà chi viene identificato a danneggiare il patrimonio pubblico, e presenterà il conto sostenuto dalla collettività».
L’intervento di ripristino aveva riguardato una superficie maggiore di quella che si è potuto ragionevolmente attribuire ai giovani individuati, grazie al servizio di videosorveglianza e attività di indagine della Polizia Locale; inoltre i tecnici incaricati hanno colto l’occasione per un trattamento di protezione finale delle pareti contro eventuali ulteriori atti vandalici: queste due circostanze avevano comportato un costo finale superiore a quello dell’attuale transazione. In caso di mancato pagamento da parte delle famiglie, il Comune agirà direttamente in sede giudiziale contro gli inadempienti.