Risorse senza precedenti per la trasformazione digitale: gli otto Comuni dell’Unione Terre di Castelli, con il coordinamento degli uffici della stessa Unione, sono riusciti a intercettare oltre 3 milioni di euro di finanziamenti, in gran parte provenienti da Bandi del Pnrr, destinati alla riqualificazione delle reti e all’implementazione dei servizi digitali al cittadino. Fondi che, sotto l’egida di Lepida, la società che si occupa di ICT per conto della Regione Emilia-Romagna, nel giro di due anni (i lavori dovranno essere portati a termine entro la fine del 2024) consentiranno di rivoluzionare il rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione a livello locale.
Il primo passo sarà la riqualificazione del cablaggio della rete di tutte le sedi municipali, un intervento del costo di 743mila euro, che ha ottenuto un finanziamento di 460mila euro da parte della Regione nell’ambito dei fondi stanziati per le cosiddette “Unioni mature”. Gli impianti attualmente presenti risalgono ormai a 20/30 anni fa e non sono più adeguati alle necessità attuali. Con il passaggio in cloud degli applicativi, sarà fondamentale la capacità della rete di garantire alte prestazioni, tenendo conto naturalmente delle specifiche situazioni dei singoli Comuni. Il municipio di Vignola, ad esempio, ha sede in un immobile storico, quello di Castelnuovo è suddiviso su due sedi e quello di Spilamberto ha appena concluso i lavori di riqualificazione complessiva. Per tutti, comunque, si punterà ad avere alti livelli omogenei di performance.
“Gli otto Comuni – spiega l’assessore al Ced e alla Transizione digitale UTC Enrico Tagliavini – con il coordinamento dell’Unione, hanno partecipato a tutti i bandi digitali previsti dal Pnrr, ottenendo l’assegnazione, nel complesso di ben 2 milioni e 655mila euro. La transizione digitale avverrà in stretto raccordo con la società regionale Lepida di modo che non solo, alla fine del percorso, ci sarà uniformità di servizi e prestazioni per tutti i Comuni dell’Unione, ma anche per tutti i Comuni della Regione che avranno affrontato lo stesso nostro percorso. Nascerà una sorta di “fascicolo del cittadino”, simile in qualche modo a quello sanitario, che conterrà tutta la storia dei rapporti con le Amministrazioni locali”.
I fondi intercettati, suddivisi secondo i diversi bandi, avranno i seguenti obiettivi: abilitazione al cloud per le Pubbliche Amministrazioni locali (1.017.872 euro); esperienza del cittadino nei servizi pubblici (1.216.946 euro); estensione dell’utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale – Spid/Cie (126mila euro); adozione piattaforma pagoPA (46.597 euro); adozione app IO (89.902 euro); piattaforma digitale nazionale dati (152.579).
“Dovranno essere completamente rinnovati i siti di tutti i Comuni e anche quello dell’Unione – spiega Giulia Macchi, responsabile Servizio Sistemi informativi UTC – I siti dovranno diventare una sorta di “ufficio digitale”, che consentirà al cittadino di ricevere servizi senza doversi recare fisicamente in Municipio. In parte è già così, le iscrizioni a nidi e scuole dell’Unione avvengono già solo online, ma si lavorerà per rendere completamente digitalizzate altre operazioni come, ad esempio, l’accesso agli atti o l’agenda degli appuntamenti dei singoli uffici. La migrazione al cloud ci consentirà, oltre che avere a disposizione software aggiornati, di migliorare la continuità operativa degli uffici e la sicurezza contro i possibili attacchi hacker e furti di dati”.
Le scadenze sono stringenti: entro aprile si devono chiudere i contratti con i fornitori, entro la fine dell’anno dovrà essere concluso l’aggiornamento del primo sito in ordine di riqualificazione, quello del Comune di Guiglia, a seguire tutti gli altri, con la scadenza ultima della fine del 2024, compresa la formazione del personale. Tutti i servizi implementati dovranno essere mantenuti almeno per cinque anni, anche per consentire i controlli da parte dell’Unione europea.
“Secondo i dati diffusi da una recente ricerca del Politecnico di Milano – spiega la presidente dell’Unione Terre di Castelli Emilia Muratori – oggi in Italia un maggiorenne su due ha una identità digitale. Con queste risorse saremo in grado di creare le condizioni per cui i cittadini, ma anche i tecnici che, per lavoro, devono dialogare con il Comune, possano farlo usando il computer o lo smartphone senza che sia sempre necessario recarsi fisicamente in Municipio. Ringrazio gli uffici e il personale che, lavorando con impegno e competenza, sono riusciti a intercettare una ingente quantità di fondi che ci permetteranno di realizzare una vera transizione al digitale, al servizio della nostra comunità”.