Si è appena concluso il cantiere per mettere in sicurezza gli argini e i muretti di contenimento del torrente Ravone, nella vasta area alle spalle dell’Ospedale Maggiore di Bologna. I lavori hanno interessato principalmente il lungo tratto di circa 1300 metri, da via Malvasia fino al ponticello di via Pietro Burgatti, fra via del Chiù e Prati di Caprara.
“Le opere sono state finanziate dalla Regione con 150mila euro: era indispensabile intervenire per evitare il collasso dei manufatti causato dall’erosione e scongiurare il conseguente rischio di allagamenti nella zona ricompresa tra il demanio militare e i fabbricati lungo le vie Prati di Caprara e Nanni Costa- spiega Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Difesa del suolo-. L’intervento punta anche ad accrescere la sicurezza idraulica del piano interrato dell’ospedale e il sottopassaggio dell’asse attrezzato di viale Vittorio Sabena, oggi importante collegamento viario”.
Realizzato a opera dell’Ufficio di Bologna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in collaborazione con l’Università di Bologna, l’intervento ha incluso il rilievo topografico del corso d’acqua con metodo tradizionale e con l’utilizzo di droni, sia nei tratti di torrente a cielo aperto che in quelli coperti. I rilievi sono tuttora in corso.
I lavori
Per consolidare il tratto danneggiato dall’erosione si è posata una soletta armata e successivamente si è costruito un muretto di contenimento di circa un metro di altezza: ciò ha permesso di mantenere la struttura originaria, senza restringere la sezione di deflusso già contenuta. I muri in laterizio gravemente lesionati sono stati demoliti, e ricostruiti successivamente con gli spessori originari.
Tutte le informazioni sui lavori in corso in Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio si trovano sul sito: https://www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro.