Cooperando (Zola Predosa) e monumento per Padre Marella, in via Drapperie (Bologna)

Dopo una breve malattia si è spento ieri all’ospedale Maggiore di Bologna lo scultore Nicola Zamboni. 79 anni, è stato autore di decine di opere realizzate nei più diversi materiali, dal legno al rame, alla pietra.

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Il Sindaco Matteo Lepore: “Esprimo a nome dell’Amministrazione il cordoglio per la scomparsa dello scultore Nicola Zamboni.

Raramente ho visto la poesia farsi scultura. Raramente l’ho vista commuovere e muovere un moto di giustizia e amore.

Il suo percorso ha segnato fortemente l’arte e il nostro territorio. Tanto che, ne sono sicuro, in molti ricorderanno ora di avere visto una sua opera di rame o di pietra.

Da allievo e assistente di Quinto Ghermandi, ha insegnato all’Accademia a Bologna e poi all’Accademia di belle arti di Brera. A Sala Bolognese aveva fondato un atelier parco della scultura con l’artista e compagna Sara Bolzani a cui va un sentito abbraccio.

Da grandi opere monumentali alle fragilità delle foglie, Nicola ha connotato in maniera significativa l’arte e lo spazio pubblico del nostro territorio dove ha scelto spesso anche soggetti commemorativi delle nostre ferite o delle nostre tradizioni, leggende, figure sacre, allegorie, dal passato al nostro presente.

Cavalieri, mondine, gente comune, animali fantastici e i nostri martiri delle stragi.

A lui dobbiamo opere come le statue bianche del Parco Pasolini al Pilastro, gli angeli di Marzabotto e una serie di opere diffuse per l’Italia dedicate al 2 Agosto.

Ricordo con affetto quando mi guidò tra i suoi intagli nel legno e conchiglie dedicati alle stragi del Mediterraneo, un giorno tra i monti dopo il ricordo delle stragi naziste di Monte Sole.

Una grande perdita per Bologna. Siamo vicini alla famiglia e ai suoi cari”.

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L’’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori: “Ci ha lasciato un bravo artista, profondamente radicato nel nostro territorio. Uno scultore che ha fatto parlare materiali diversi, spaziando dal legno al rame, alla pietra, cui ha saputo infondere un forte respiro civile e un afflato umano”. Così l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, ha ricordato lo scultore Nicola Zamboni, scomparso all’età di 79 anni.

Allievo di Quinto Ghermandi, Nicola Zamboni frequentò l’Accademia di Belle Arti di Bologna, poi trascorse due mesi in Inghilterra ospite di Henry Moore. Maestro all’Accademia a Bologna e poi all’Accademia di Belle Arti di Brera, si è dedicato all’esecuzione di opere pubbliche. Per la Regione Emilia-Romagna ha realizzato nel 2012 un’opera in bronzo dedicata a Maurizio Cevenini, collocata nell’atrio dell’Assemblea Legislativa. Disegni, bozzetti e sculture di Zamboni si trovano in collezioni private in Italia, Europa, America e Asia e in diversi spazi pubblici.

“Le sue opere- ha aggiunto Felicori- continueranno a suscitare in noi tanti ricordi ed emozioni, ogni volta che le vedremo nello spazio pubblico: penso alle Statue bianche del Parco Pasolini al Pilastro di Bologna, agli Angeli di Marzabotto di fronte al Palazzo comunale, alle tante opere ‘diffuse’ come quelle dedicate alla strage del 2 agosto 1980 o a quella per Padre Marella, che ha trasformato un angolo di Bologna, dove vengono raccolti doni per i poveri, in un luogo di solidarietà concreta per i più bisognosi. Le sue opere- ha concluso Felicori- hanno segnato lo spazio pubblico e costituiscono un bene prezioso, lasciato a tutti noi e a chi verrà. Alla compagna Sara Bolzani e ai famigliari di Nicola, le più sentite condoglianze”.

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Tutto il Gruppo Rekeep e il Presidente Claudio Levorato, vicini al dolore della compagna e dei familiari, esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa, ricordando la grande sensibilità dello scultore che ha lasciato una importante testimonianza della sua arte anche presso la a sede direzionale del Gruppo, a Zola Predosa. Nicola Zamboni e Sara Bolzani hanno, infatti, realizzato nel 2003 l’opera “Cooperando”, una grande scultura che dalle fondamenta della hall raggiunge il tetto dell’edificio, undici figure umane in bronzo a grandezza naturale che rappresentano un’allegoria del lavoro che, come ha scritto lo storico dell’arte Eugenio Riccomini “è, con ogni evidenza, opera controcorrente, e priva di concessioni ad ogni conformismo.”

Claudio Levorato, Presidente del Gruppo Rekeep, ha commentato: “Un’opera di Nicola Zamboni di oltre 10 metri è letteralmente il perno attorno a cui abbiamo costruito, nel 2003, la nostra sede a Zola Predosa. Con Nicola, a più riprese, per oltre 10 anni avevamo fantasticato di come dare forma ai valori del nostro Gruppo attraverso una scultura che restasse a testimonianza per le generazioni future. Il risultato è stato “Cooperando” in cui Zamboni, insieme a Sara Bolzani, ha saputo, con grande estro, dare fisicità e rendere tangibili quelle idee e valori comuni. Con Nicola perdiamo un grande e sensibile artista, che ha saputo tradurre in arte il nostro quotidiano, le nostre tradizioni, la nostra memoria arricchendo tanti spazi soprattutto pubblici del nostro territorio. Come Rekeep, avremo il privilegio di poter continuare ad ammirarlo e ricordarlo ogni giorno entrando al lavoro”.