Questa mattina, presieduta dal Prefetto Alessandra Camporota, si è tenuta a Modena una riunione dell’Osservatorio sulla Legalità di carattere provinciale, con un focus dedicato alla crisi energetica ed economica ed alle connesse conseguenze generate nel contesto territoriale.

All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Manutenzione e decoro della città, Centro storico, Politiche per il lavoro e la legalità del Comune di Modena Andrea Bosi, l’Avv. Massimiliano Mazzini, Vice Segretario Generale della Camera di Commercio, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Col. Gianluca Capecci, i Segretari Territoriali dei Sindacati CGIL, CISL e UIL, e i rappresentanti delle connesse associazioni dei consumatori, nonché rappresentanti delle associazioni di categoria dei diversi settori produttivi e dei gestori dei servizi multiutility Hera S.p.a. e Aimag S.p.a.

In apertura il Prefetto ha sottolineato come l’Osservatorio, insediatosi lo scorso luglio in forma ristretta, nell’ambito della Conferenza Provinciale Permanente,  rappresenti, in sinergia con gli altri Organismi di monitoraggio già presenti sul territorio ed attivi presso Amministrazioni locali ed Enti pubblici, la sede ideale e privilegiata per un confronto efficace ed utile ad implementare il periodico controllo e l’analisi della situazione economico-sociale della provincia, al fine di garantire la tenuta della coesione sociale e tutelare le fragilità, anche attraverso la ricognizione e l’incremento di misure ed iniziative già esistenti a livello locale a sostegno delle famiglie e delle imprese.

Successivamente è stata condotta un’analisi, già avviata la scorsa estate, sui fattori che stanno determinando l’attuale situazione di crisi e sulle collegate situazioni di disagio socio-economico.

Al riguardo, è stata effettuata una disamina dei dati congiunturali sull’economia modenese forniti dalla Camera di Commercio, da cui emerge un aumento medio dei prezzi registrato dalle imprese manifatturiere modenesi, nel primo trimestre del 2022, pari al 30,7% per i prezzi dell’energia, al 21,3% per le materie prime e al 18,0% per i semilavorati, unito ad un significativo aumento dei prezzi al consumo di alcuni  beni di prima necessità (beni alimentari e beni energetici in primis), registrato a giugno 2022, rispetto allo stesso mese del 2021.

A fronte di tali dati, le rappresentanze delle varie categorie produttive e sindacali hanno lamentato una situazione di evidente difficoltà delle aziende, soprattutto quelle artigiane e le piccole e medie imprese che costituiscono una parte importante del tessuto produttivo modenese, a causa dell’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, esprimendo preoccupazione per la stessa continuità produttiva, con ricadute anche sui livelli occupazionali. Al riguardo, i rappresentanti sindacali hanno richiesto alle associazioni datoriali l’attivazione di tavoli di confronto che possano gestire eventuali crisi aziendali.

Parimenti, le associazioni dei consumatori hanno evidenziato un costante aumento del numero delle famiglie che non riescono a sostenere l’aumento dei prezzi e che richiedono sostegni sociali.

Nel corso della riunione sono state avanzate alcune proposte per  ridurre l’impatto della crisi su imprese e famiglie.

In particolare, dal lato dell’aumento dei costi dell’energia, sono stati concordati interventi finalizzati ad assicurare il blocco dei distacchi e la rateizzazione delle bollette per le famiglie e le imprese che manifestano difficoltà in tal senso.

Al riguardo, le aziende di distribuzione Hera e Aimag hanno assicurato la massima attenzione a sostenere le difficoltà dei propri clienti, anche attraverso utili interlocuzioni con i competenti uffici degli enti locali e con le associazioni delle imprese e dei consumatori.

Anche il Presidente della Provincia, in rappresentanza delle Unioni dei Comuni, e l’Assessore Bosi del Comune di Modena hanno assicurato il massimo impegno per monitorare le situazioni di disagio e di fragilità ed attivare mirati interventi di protezione.

Da tutte le parti è stata, infine, auspicata l’adozione da parte del Governo di ulteriori iniziative legislative di sostegno, oltre a quelle già messe in campo, anche al fine di scongiurare tensioni sociali che possano sfociare in fenomeni di illegalità.