L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena partecipa all’edizione 2022 di Smart Life Festival con un incontro dal titolo “La medicina Centrata sulla comunità” che si svolge sabato 1° ottobre 2022 dalle 9,00 alle 11,00 al Teatro Fondazione Collegio San Carlo di Modena. Il programma è disponibile sul sito: https://smartlifefestival.it/events/la-medicina-centrata-sulla-comunita-2/. L’iniziativa declina in ambito sanitario il tema scelto per quest’anno dal Festival: “Umanesimo 5.0“.
“Abbiamo accettato con piacere di condividere la nostra esperienza allo Smart Life Festival – ha spiegato il Direttore Generale dott. Claudio Vagnini – perché per noi è importante raccontare l’impegno dell’Azienda in questo campo innovativo, reso ancora più significativo da questi anni di pandemia. Declinare l’Umanesimo 5.0 in ambito sanitario significa condividere processi che integrino in modo inclusivo le nuove tecnologie nella vita concreta delle comunità riportando l’essere umano come fulcro dell’attenzione. La persona rimane, quindi, al centro dei processi di evoluzione digitale e di innovazione tecnologica. Per spiegare questo fenomeno nel mondo sanitario viene utilizzato il termine “umanizzazione delle cure”, il quale assume un significato molteplice che può essere tradotto con i concetti di “accoglienza”, “ospitalità”, “comprensione”, “informazione”.
Oltre al direttore generale, parteciperanno all’evento dott. Andrea Montis, Direttore Medicina Riabilitativa, dott.ssa Gilda Sandri, Dirigente Medico Reumatologia, dott.ssa Nicoletta Posa, Direttore Servizio Attività Amministrative Ospedaliere, ing. Alessandro Sala, Collaboratore Servizio Attività Amministrative Ospedaliere, dott. Giuseppe Longo, Direttore Dipartimento Oncologia ed Ematologia, dott.ssa Barbara Trevisani, Responsabile Servizio Assicurazione Qualità., Ing. Mario Lugli, Direttore Servizio Tecnologie dell’Informazione. L’umanizzazione va intesa come l’insieme dei comportamenti acquisiti e fatti propri dal Sistema Sanitario per fornire un servizio rispettoso delle esigenze relazionali delle persone che vi accedono, senza trascurare gli aspetti organizzativi, burocratici e strutturali. L’evento di dividerà in tre macro-aree.
Le indagini di customer satisfaction e l’umanizzazione delle cure per una sanità più vicina al paziente ed al cittadino. Le best practice in oncologia.
Giuseppe Longo e Barbara Trevisani racconteranno il progetto portato avanti dalla Medicina Oncologica, durante la pandemia Covid-19, per mantenere una comunicazione con i famigliari e i caregiver in un contesto in cui, soprattutto nelle prime fasi della pandemia, non era possibile visitar ei pazienti ricoverati. Per garantire la continuità di informazione ai familiari/caregiver, nell’unità operativa di Medicina Oncologica sono stati introdotti, come parte integrante del piano di cura, momenti predefiniti quotidiani di colloqui telefonici strutturati condotti dal medico che aveva in cura il paziente e rivolti ai familiari/caregiver, per un costante aggiornamento sullo stato di salute del paziente. Successivamente il vissuto delle famiglie è stato raccolto attraverso la somministrazione telefonica di interviste che avevano l’obiettivo di conoscere il parere dei familiari rispetto alla comunicazione e alla relazione con i medici di reparto e d’identificare gli ambiti di miglioramento necessari.
L’informatica a supporto dell’accoglienza e della centralità del paziente
Nicoletta Posa e Alessandro Sala mostreranno come la tecnologia applicata all’organizzazione ha consentito di adattare i percorsi di accoglienza alle nuove esigenze DEL CITTADINO che la pandemia ha reso ancora più stringenti. La centralizzazione in un’unica area integrata di tutti gli uffici e sportelli polifunzionali iniziata già dal 2016 ha consentito l’implementazione di diversi servizi informatici volti a semplificare l’accesso e ridurre la presenza nelle sale di attesa, grazie alla self accettazione che consente al paziente o il suo accompagnatore di effettuare l’accettazione autonomamente, accomodatosi nella sala d’attesa indicata e attendere la chiamata tramite monitor. Già da qualche anno il paziente può chiedere di prenotare e disdire le prestazioni a CIP non solo tramite un numero verde, ma anche tramite un form on-line, in questo modo le richieste vengono lavorate in backoffice dagli operatori del CIP. In parallelo è stata sviluppata una piattaforma di prenotazione online per la libera professione. Queste novità messe in campo sono state implementate durante la pandemia, quando gli sportelli per evitare assembramenti, sono diventati completamente “virtuali”.
Mario Lugli, invece, proporrà alcuni interventi dell’Azienda nel campo delle infrastrutture informatiche, negli ultimi tre anni, analizzandole a 360gradi. Le tecnologie informatiche hanno sempre promesso di ‘migliorare’ la vita delle persone, ma raramente è stato detto cosa le persone devono fare per avere questo miglioramento, che non è mai gratuito. Le tecnologie informatiche quando sono entrate in ospedale, inizialmente a servizio dell’ospedale stesso, hanno chiesto molto agli utilizzatori, in termini di formazione e adattamento. Ai nostri pazienti e visitatori non possiamo chiedere altrettanto, ma qualunque innovazione che li riguarda deve basarsi sul principio del “win-win”, cioè deve esistere un beneficio concreto sia per il paziente sia per tutte le persone che lavorano in questo ambiente.
La tecnologia al servizio dell’autonomia quotidiana delle persone
Introduzione: Come la tecnologia aumenta il funzionamento delle persone (Andrea Montis, Gilda Sandri). Uso della realtà virtuale come esercizio terapeutico riabilitativo (terapista occupazionale Francesco Caselgrandi). Uso della stampante 3D per semplificare le attività quotidiane con dimostrazione real life pratica dell’utilizzo della stampante 3D (creazione di gettoni per il carrello della spesa) (terapista occupazionale Valentina Bettelli). Diretta video real time dalla cucina adattata, realizzata negli ambulatori di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale di Baggiovara, di training in attività occupazionali (terapista occupazionale Elena Merighi).
Smart Life Festival
Oltre 150 protagonisti, tra relatori e performer, per più di 80 appuntamenti in quattro giorni a Modena, da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre, dedicati a “Umanesimo 5.0”. È questo, infatti, il tema di Smart Life festival che si apre con un dialogo con l’artista Quayola, tra arte e tecnologia, e prosegue indagando il rapporto tra uomo e macchina, tra reale e artificiale, con esperti di nuove tecnologie, imprenditori e rappresentanti del mondo economico, operatori della sanità, insegnanti e pedagogisti. L’obiettivo della manifestazione è quello di promuovere una riflessione diffusa su come affrontare una delle più significative trasformazioni che caratterizzano il tempo presente: la costruzione di “super smart society”, come spiegano i promotori, una società che non si affida alla sola tecnologia per disegnare il proprio futuro ma continua ad avere al centro la dimensione umana e le sfide della sostenibilità sociale ed ambientale.