Sono stati assegnati oggi a Cersaie, presso Archincontract Galleria 21/22, i premi della 8ª edizione dell’ADI Ceramics & Bathroom Design Award, pensato per valorizzare i prodotti italiani più innovativi dei comparti della ceramica e dell’arredobagno, e la terza edizione del premio ADI Booth Design Award, che valorizza gli stand fieristici che promuovono prodotto e brand value delle aziende all’interno della fiera stessa”. Valentina Downey presidente ADI Delegazione Emilia-Romagna ha sottolineato il ruolo primario di ADI che promuove la cultura del progetto all’interno delle aziende italiane in collaborazione con la fiera. I prodotti e gli allestimenti individuati dalle due commissioni entreranno a far parte di una preselezione per l’edizione 2022 di ADI Design Index, l’annuario che raccoglie il miglior design italiano di ogni categoria merceologica, selezionato dall’Osservatorio permanente del Design ADI in vista della prossima edizione del Compasso d’Oro ADI, il più celebre riconoscimento del design italiano.
Ha aperto la premiazione il Sottosegretario On. Stefano Di Manlio sottolineando l’importanza di questo riconoscimento che parla di italianità. “Riusciamo ad essere ancora competitivi e in grado di unire la bellezza con l’efficienza e l’efficacia. Un premio dove la produzione esprime la faccia migliore del design”.
Il vice presidente di Confindustria Ceramica Filippo Manuzzi ha ricordato l’importanza di rinnovare la collaborazione tra Cersaie e ADI che dura da 8 anni per i migliori prodotti e da 3 per i migliori stand. “Il prestigio di questi riconoscimenti rappresenta un ricco paniere per chi investe in ricerca e innovazione con l’ambizione di essere inseriti nella lista del Compasso D’Oro, importante riconoscimento a livello mondiale”.
Per quanto riguarda l’ADI Ceramics & Bathroom Design Award, una commissione di esperti, formata da Silvia Stanzani (designer), Oscar G. Colli (co-fondatore della rivista Il Bagno oggi e domani) Patrizia Scarzella (architetto e giornalista) e Valentina Downey (presidente ADI Delegazione Emilia-Romagna), ha analizzato durante i primi giorni di fiera i prodotti esposti e selezionato quelli che sono in grado di coniugare al meglio innovazione ed eccellenza progettuale, sia nel settore rivestimenti in ceramica che nel settore arredobagno.
Per la ceramica sono risultati vincitori: Mirage con il prodotto Reflet e la collaborazione di Andrea Boschetti (un prodotto di grande qualità decorativa con molteplici effetti specchianti che rimandano a una antica tradizione settecentesca. Ottenuto da una serie di lavorazioni complesse utilizzando le competenze del territorio), Ceramica Bardelli con Cromia – VOLUME e Design di storagemilano (un elemento di forte identità visiva in 4 moduli con marcati segni di alto e basso rilievo che creano effetti volumetrici dinamici dei rivestimenti a parete. Realizzato in una gamma cromatica di grande impatto) e Gigacer con la collezione Terra Design Laboratorio Gigacer (un innovativo effetto materico ispirato alle terre. La collezione è declinata in una sofisticata gamma di colori naturali). Menzione speciale a Cotto D’Este con Pura Design R&D dell’azienda (riconoscimento per la profondità di gamma della serie ottenuta attraverso un perfetto coordinamento delle diverse tecnologie produttive per ottenere una collezione omogenea di supporti, formati e spessori integrabili tra loro).
Per la categoria arredobagno, hanno vinto Alpi con Groove e Design di Odo Fioravanti (un premio al concetto di funzionamento del soffione doccia che crea una collezione di forme per molteplici variazioni stiliste) e Bertocci con Guccio e Design Roberto Ranzi (una collezione di accessori che recupera l’alto artigianato di un brand storico fiorentino, riutilizzando un materiale iconico il bambù attraverso gli scarti di produzione. Trasformando il concetto di complemento di arredo in accessorio di moda).
Nel caso dell’ADI Booth Design Award, una commissione formata da Cecilia Bione (prof.ssa Accademia Belle Arti Bologna esperta in exhibit design), Pierluigi Molteni (architetto, docente di Advanced Design ed esperto di exhibit design) e Wladimiro Bendandi (delegato ADI Delegazione Emilia Romagna ed esperto di comunicazione e brand identity), analizza durante i primi due giorni di fiera gli stand aziendali che meglio comunicano l’identità ed il valore dei prodotti dell’azienda.
Vincitori sono risultati: Italgraniti (lo spazio espositivo evoca le spazialità di un borgo dove gli archetipi dell’architettura tradizionale diventano ‘dispositivi allestitivi’ che accompagnano il visitatore alla scoperta dei prodotti esposti in pacate ambientazioni. Le forme pure utilizzate, così come la monocromia materica, rendono il progetto ricercato e elegante, traducendo il concept urbano oltre lo stereotipo in una declinazione ricca di possibilità di narrazione e contestualizzazione del prodotto), Marca Corona (il progetto si distingue per un’ottima integrazione tra allestimento e caratterizzazione degli spazi e visual identity. Il felice connubio dei due aspetti riesce a fornire una presentazione del prodotto chiara e convincente, riuscendo nel difficile compito di permettere una chiara lettura sinottica delle informazioni tecniche e al contempo fornire le suggestioni delle possibili applicazioni progettuali. Ne risulta un allestimento coerente e razionale che riesce a rivolgersi con la medesima efficacia ed eleganza sia al retailer che al professionista), Fondovalle (il progetto opera una scelta narrativa radicale, andando alle origini dello spazio di relazione di memoria neorealista: lo spazio dell’allestimento riproduce infatti con precisione filologica il classico caffè urbano, luogo di incontro e confronto per antonomasia. A questa suggestione si adegua con coerenza anche la modalità espositiva, creando uno stretto e convincente parallelo tra prodotto servito e prodotto ceramico), Grandinetti (l’allestimento si distingue per la sua capacità di sintesi comunicativa: è un singolo gesto in grado di coniugare efficace presentazione del prodotto, budget ridotto e un’intelligente declinazione di sostenibilità e riduzione dei materiali di risulta a fine allestimento. Ne risulta uno spazio fortemente evocativo che con semplicità trasporta il visitatore in un ‘altrove’ denso di suggestioni che contribuiscono a raccontare al meglio lo spirito e il carattere dell’azienda) e Vives (Il progetto persegue con efficacia il prezioso equilibrio tra caratterizzazione dello spazio espositivo e efficace presentazione del prodotto ceramico. Le zone dedicate all’outdoor, indoor e contract si dipanano con naturalezza e fluidità le une nelle altre, conservando al tempo stesso la loro precisa riconoscibilità. Il deciso ‘marker’ delle pareti esterne, risolto con una forte soluzione plastica e gestuale, attira il visitatore introducendolo nella ricca spazialità interna, unendo al tempo stesso con un iconico segno identitario le diverse anime di cui si compone l’offerta commerciale dell’azienda).