ANCONA (ITALPRESS) – Sale ad undici il numero delle vittime per l’alluvione che ha investito le Marche. I vigili del fuoco. infatti, hanno recuperato il corpo di un uomo a Serra de Conti, in provincia di Ancona. Il numero dei dispersi, quindi, scende a tre.
“400 vigili del fuoco al lavoro, prosegue la ricerca dei tre dispersi dopo il nubifragio, due a Barbara e uno a Fabriano. 400 interventi fatti, conclusa l’operazione di rimozione dei tronchi sotto il ponte della ferrovia a Senigallia”. Lo dicono, su Twitter, i vigili del fuoco. Ad Ancona, sono 250 i vigili del fuoco al lavoro nell’area colpita, con interventi di messa in sicurezza e di assistenza alla popolazione. Operazione nella notte dei vigili del fuoco dei nuclei speleo a Senigallia per liberare le arcate del ponte della ferrovia da grossi tronchi di albero che ostacolavano il deflusso del fiume Misa nei pressi della foce. Riaperta alle 2.20 la linea ferroviaria chiusa durante l’intervento. Sono 300 gli interventi conclusi nella zona di Pesaro Urbino, dove sono in servizio 100 vigili del fuoco.
La provincia di Ancona, in particolare Senigallia e l’Alto Pesarese sono le zone più colpite. Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche, come annunciato dal Premier Mario Draghi.
Durante il nubifragio, molte persone hanno trovato riparo ai piani alti e i Vigili del Fuoco hanno fatto sapere di aver salvato nella notte decine di persone che si erano rifugiate sui tetti delle abitazioni e sugli alberi. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha descritto quanto accaduto come “una tragedia di enormi proporzioni”. In una lettera indirizzata al capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per chiedere lo stato di emergenza nel territorio marchigiano, Acquaroli ha ricordato che il nubifragio, nel corso del quale sono caduti in circa tre ore 420 millimetri di pioggia, la metà di quello che piove in un anno nella regione, si è principalmente riversato nelle province di Pesaro Urbino e Ancona. Oltre Senigallia, particolarmente colpiti sono stati i comuni dell’entroterra nel nord della regione. Tra questi ci sono: Cantiano, Cagli, Frontone, Pergola, Serra Sant’Abbondio in provincia di Pesaro Urbino e Sassoferrato, Arcevia, Ostra, Serra de Conti, Barbara, Trecastelli, Corinaldo in provincia di Ancona.
Per le giornate di oggi e domani è stato proclamato il lutto su tutto il territorio regionale, con le bandiere esposte a mezz’asta sugli edifici istituzionali della Regione. Nel primo pomeriggio, secondo i dati diffusi dalla Prefettura di Ancona, erano circa 150 gli sfollati impossibilitati a rientrare nelle loro case, la maggior parte dei quali nel comune di Senigallia. In base ai numeri dell’ufficio del governo di Ancona, inoltre, sul territorio sono state impegnate 200 unità dei Vigili del Fuoco, 100 dei Carabinieri, 50 della Polizia di Stato e 30 della Guardia di Finanza, mentre per la giornata di domani è prevista allerta gialla per rischio idrogeologico e idraulico.
– foto Vigili del fuoco –