Sono ancora numerosi gli incidenti stradali rilevati dalle pattuglie del Corpo Unico di Polizia Locale Unione Terre di Castelli. Tra questi, a volte, i conducenti coinvolti, dopo avere provocato il sinistro si danno alla fuga omettendo di prestare soccorso alle persone ferite e di fornire i propri dati personali.
Gli agenti di polizia raccolgono le testimonianze di chi ha assistito, le tracce lasciate dai veicoli coinvolti, i danni subiti, ma è l’attenta analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e dei varchi elettronici posizionati in corrispondenza degli incidente o nelle vicinanze, che permette di arrivare all’individuazione del responsabile in poco tempo e senza dubbi.
Questa attività d’indagine “digitale” consente infatti di analizzare, comparare e collocare nel tempo una mole di veicoli che, in una certa fascia oraria giornaliera, arriva fino a 18.000.
In alcuni incidenti che hanno avuto come oggetto la sola perdita del carico da autocarri anche di grosse dimensioni, con paralisi e chiusura del traffico veicolare e relativo costo elevato di intervento per pulizia della sede stradale, i conducenti, nonostante si fossero accorti della perdita del carico, non si sono fermati per segnalare il potenziale pericolo ed iniziare le operazioni di ripristino della sede stradale. Grazie proprio alle telecamere di videosorveglianza e ai varchi elettronici è stato possibile risalire quasi immediatamente all’individuazione dei “colpevoli”, evitando di accollare all’Ente proprietario del tratto di strada costi elevati per il ripristino, costi che andrebbero a gravare sul bilancio dell’Ente e di riflesso su tutti i cittadini.
Un altro caso ha visto avviare dal Comando un’attività investigativa durata qualche giorno. Per la precisione, una persona di anni 51 residente a Vignola, chiedeva aiuto per strada affermando di essere stata urtata mentre si trovava in sella alla propria bicicletta e di essere caduta a terra per colpa di un veicolo. Le persone anziane a bordo, dopo essersi fermate alcuni istanti, si sarebbero allontanate senza prestare soccorso, ma soprattutto senza fornire i propri dati.
La pattuglia della Polizia Locale, dopo essere intervenuta, ha notato sin da subito alcune discrepanze ed incoerenze su quanto raccontato. In questo caso, l’estrazione di tutte le immagini dei transiti veicolari e quelle della videosorveglianza hanno potuto escludere la versione della persona coinvolta e fatto emergere la verità fattuale. Hanno infatti chiarito spazi e tempi del racconto: la persona in bicicletta, in realtà, è caduta da sola inciampando e soprattutto senza essere urtato dall’autovettura degli anziani in manovra lì vicino. I due anziani hanno potuto tirare un sospiro di sollievo ed esprimere soddisfazione per il lavoro svolto, dopo essere stati chiamati, in un primo momento, a chiarire il loro presunto comportamento antisociale.