Il Questore di Reggio Emilia ha disposto 5 Daspo urbano nei confronti di altrettanti soggetti, uno dei quali minorenne, ritenuti i presunti autori di reati all’esterno del “Bar Boiardo” di Scandiano.
I fatti risalgono alla notte del 14 dicembre dell’anno scorso, quando i Carabinieri della Tenenza di Scandiano intervenivano all’esterno di quel locale pubblico in quanto erano stati segnalati gravi disordini. All’esito delle investigazioni i militari deferivano in stato di libertà un gruppo di soggetti – di età compresa tra i 17 e i 53 anni, residenti in città ed in provincia – ritenuti responsabili del reato di rissa.
Il provvedimento prevede per 4 dei destinatari il divieto di ingresso e stazionamento nei pressi degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico trattenimento del Comune Scandiano per periodi variabili dai 6 ai 18 mesi dalla notifica del provvedimento avvenuta nei giorni scorsi. Per uno dei soggetti, invece, il divieto in questione si estenderà ai locali dell’intera provincia di Reggio Emilia, poiché lo stesso era già stato colpito da precedenti condanne penali, anche per i reati di rapina e rissa. Peraltro, due dei soggetti risultavano già destinatari di analoga misura emessa sempre dal questore di Reggio Emilia.
Le differenti durate e modalità sono state calibrate sulle condotte tenute nella commissione dei fatti, sui precedenti specifici di alcuni di essi, come nello spirito della norma che permette di parametrare il provvedimento al singolo caso concreto.
Al fine di consentire ai soggetti interessati di poter attendere alle normali esigenze di vita, l’atto è stato contenuto in un arco temporale che va dalle ore 18:00 alle ore 06:00 del mattino successivo, per tutti i giorni della settimana.
Per effetto delle prescrizioni, previste nella nuova formulazione dall’art. 13 bis della legge nr. 14 del 2017, gli stessi non potranno accedere a bar o ad altri esercizi di pubblico trattenimento e neanche prendere posto nelle distese estive degli stessi o comunque stazionare nei pressi dei citati locali negli orari sopra indicati.
La violazione ai divieti imposti determina, comunque, la reclusione per un periodo che va dai sei mesi ai due anni e la multa da un minimo di 8.000 ad un massimo di 20.000 euro.
Come evidente, la ragione del provvedimento risiede in una logica non solo educativa ma anche preventiva volta ad evitare quei reati, in special modo contro la persona, quali le risse, la cui commissione può essere favorita dal consumo di bevande alcoliche, soprattutto nei momenti della cosiddetta movida.