Il presidente della Regione ha firmato e inviato al presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per le “eccezionali avversità atmosferiche e i conseguenti danni” che hanno colpito le province di Parma, Modena, Ferrara e Bologna dal 17 al 19 agosto scorsi. L’istruttoria, propedeutica alla richiesta, è stata portata a termine dalle strutture della Regione in tempi molto rapidi.
Il maltempo è stato caratterizzato da pioggia, vento, grandine e fenomeni di downburst (forti raffiche di vento a carattere discensionale), che hanno provocato importanti danni a edifici pubblici e privati, alle attività produttive, alle strutture sportive, oltre che ad alberature, reti elettriche, reti telefoniche e alla rete stradale.
Ad oggi sono arrivate segnalazioni da circa 100 Comuni, con danni a edifici e beni pubblici e 52 Comuni con danni a edifici privati ed attività produttive.
Una prima stima dei fabbisogni finanziari per le attività di soccorso, di assistenza alla popolazione, per l’esecuzione delle somme urgenze, il ripristino dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, ammonta complessivamente a oltre 32 milioni 600 mila euro, cui vanno aggiunti quasi 60 milioni di euro per i danni a edifici privati e attività produttive.
A seguito degli eventi sono state evacuate 68 persone di cui 46 in provincia di Ferrara e 22 in quella di Modena.
Nei giorni scorsi il presidente della Regione – che ha incontrato a Bondeno (Fe) i sindaci dei comuni ferraresi e modenesi più colpiti e compiuto un sopralluogo ad imprese e aziende agricole – aveva dichiarato lo stato di crisi regionale, avviando così il percorso amministrativo per l’accesso al Fondo regionale di protezione civile.
E già nella prossima seduta della Giunta, prevista per lunedì 29 agosto, sarà adottato il provvedimento per lo stanziamento di 1 milione di euro immediatamente destinato ai Comuni maggiormente colpiti dagli eventi per un primo sostegno a privati e imprese.
I prossimi passi per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale
Secondo la procedura prevista in questi casi, già nella prossima settimana il Dipartimento nazionale di protezione civile farà i sopralluoghi nei territori colpiti per la verifica dei danni e formulare una prima proposta di stanziamento economico per i primi interventi urgenti.
La richiesta di deliberazione dello stato di emergenza nazionale, inviata oggi, è accompagnata da una relazione tecnica predisposta dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, con il contributo di ARPAE -SIMC Centro Funzionale e degli Enti locali.
Tra le iniziative immediatamente adottate dall’Agenzia regionale non appena scattato l’allarme maltempo, l’attivazione del volontariato di protezione civile che ha operato, in stretto raccordo con i settori territoriali, le amministrazioni comunali e i Comandi provinciali dei Vigili del fuoco.
Complessivamente sono stati effettuati 1.400 interventi che hanno impiegato 450 persone per turno.