Lavoratori in nero e violazioni sia sotto il profilo della sicurezza che a carattere sanitario. E’ il quadro emerso da una serie di controlli svolti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro insieme a personale dell’Arma in decine di cantieri edili del bolognese. Su un totale di 66 attività ispezionate, in 27 casi i militari hanno riscontrato irregolarità.
Disposta la sospensione temporanea dell’attività lavorativa per nove aziende tra Bologna, Calderara, Molinella, Ozzano e Pieve, in cui sono state accertate le situazioni più gravi. Sei hanno riguardato lavoro in nero (11 operai irregolari, di cui 7 completamente senza contratto e 4 impiegati con mansioni diverse da quelle previste), le restanti tre carenze sotto il profilo della sicurezza.
Denunciate all’autorità giudiziaria 26 titolari d’impresa dove sono state accertate violazioni in materia di sicurezza, formazione obbligatoria del personale, idoneità sanitaria e manodopera irregolare. Per gli stessi imprenditori sono scattate sanzioni per più di 200mila euro complessivi, tra violazioni di natura penale e irregolarità amministrative.