“Il progetto di ristrutturazione dell’area dell’ex mercato deve tener conto della presenza di oltre 100 ambulanti frequentatori del mercato settimanale del giovedì che sono collocati all’ interno dell’ area dell’ ex mercato ortofrutticolo”. Così l’associazione interviene in merito alle comunicazioni a mezzo stampa dell’amministrazione comunale di Vignola che annuncia un ampio progetto di riqualificazione di tutto l’Ex Mercato.

“Non vorremmo trovarci di fronte al fatto compiuto – afferma Alberto Guaitoli, Presidente Provinciale Anva Confesercenti – come abbiamo appreso per altre situazioni che hanno interessato l’amministrazione di Vignola. Gli amministratori locali devono capire che gli operatori ambulanti sono imprese, nella maggior parte dei casi a conduzione familiare e che vivono di questo lavoro; spesso questo concetto così basilare non viene compreso da alcune amministrazioni locali anche nella nostra provincia”.

Il mercato di Vignola è il secondo mercato della provincia per numero di operatori ed è stato anche recentemente oggetto di ristrutturazione. Per questo Anva sottolinea ancora una volta l’esigenza di trovare al più presto una soluzione che non vada a danneggiare la categoria degli operatori del mercato.

“Crediamo – continua Guaitoli – che ci sia la possibilità tecnica della coesistenza degli operatori del mercato settimanale e gli interventi che sono stati illustrati sulla stampa. Per questo fin da ora diamo la nostra disponibilità ad incontrare l’amministrazione comunale per cercare di trovare un punto di incontro che possa avere come fine condiviso la tutela degli operatori, del mercato nel suo complesso e in particolare gli ambulanti presenti all’interno del mercato” conclude Guaitoli.

L’ASSESSORE PESCI RISPONDE AD ANVA CONFESERCENTI

L’assessore all’Urbanistica e Commercio del Comune di Vignola Niccolò Pesci risponde alle preoccupazioni espresse da Anva-Confesercenti Modena sulla possibile futura collocazione dei banchi degli ambulanti una volta che sarà completata la riqualificazione dell’ex mercato ortofrutticolo. “Innanzitutto ci sono da fare alcune precisazioni. Primo aspetto, il presidente Guaitoli dice “Non vorremmo trovarci di fronte al fatto compiuto”. Forse non è stato informato che da quando abbiamo iniziato a riflettere sulla riqualificazione dell’ex mercato le associazioni di categoria locali sono state coinvolte fin dall’inizio e da subito si è cominciato a ragionare sul tema della riallocazione dei circa 70 banchi degli ambulanti che si trovano all’interno dell’anello dell’ex mercato. Tant’è che il gruppo dei progettisti incaricati ha già raccolto la planimetria e la documentazione relativa al mercato del giovedì e sta formulando ipotesi in merito. L’ultimo incontro tenutosi con le associazioni di categoria locali, in ordine di tempo, è stato il 26 luglio scorso: era presente il direttore di zona di Confesercenti e si è discusso approfonditamente di questo tema specifico, insieme ad altri. Spiace poi leggere certe affermazioni sulla mancata comprensione del prezioso ruolo degli ambulanti: ricordiamo che il mercato di Vignola, il secondo per grandezza della provincia, è stato uno dei pochi che, durante la pandemia, ad eccezione del momento in cui fu decretata a livello nazionale la zona rossa, non ha mai chiuso anche grazie allo sforzo logistico ed economico dell’Amministrazione di Vignola (ricordate gli steward agli ingressi, la filodiffusione, la cartellonistica?). Questo per consentire agli operatori di essere presenti e continuare a lavorare. Infine occorre chiarire che quello che abbiamo presentato ai media locali è un progetto che riguarda solo una porzione dell’ex mercato, che, tra l’altro, allo stato attuale, non incide minimamente sulla collocazione dei banchi. Siamo assolutamente determinati a completare il recupero e la riqualificazione di un bene strategico ma degradato della nostra città, come al tempo stesso siamo decisi a trovare una soluzione per il mercato del giovedì che tenga conto delle esigenze dei cittadini e degli ambulanti. Prendiamo atto della richiesta di Confesercenti di sedersi a un tavolo per discutere di questo tema e ribadiamo la nostra piena disponibilità, come praticata fino a questo momento, a continuare il confronto e il dialogo con le associazioni di categoria.