Sperimentare in prima persona l’esperienza di un’emergenza di protezione civile, vivendo per quattro giorni con i volontari all’interno del campo di accoglienza e imparando a conoscere i rischi e ad applicare le tecniche di intervento più opportune. Torna, dopo due anni di sospensione a causa della pandemia, “Impara a proteggere”, il campo estivo aperto a ragazzi e ragazze dai 15 ai 17 anni, residenti a Modena e nei Comuni della provincia, progettato dal Gruppo comunale volontari di Protezione civile di Modena che si svolgerà da giovedì 1 a domenica 4 settembre all’interno del Centro logistico comunale di via Morandi 54 e per il quale sono già aperte le iscrizioni.
Il progetto, giunto alla quarta edizione, ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sulle attività di Protezione civile e di assistenza alla popolazione per poi, eventualmente entrare a far parte del gruppo comunale come volontari under 18. Il gruppo modenese si caratterizza, infatti, per essere la prima e una delle pochissime realtà sul territorio nazionale a gestire un settore che consente ai ragazzi che abbiano compiuto 16 anni di partecipare alle attività e alle esercitazioni come volontari di protezione civile, anche se con alcune limitazioni dovute alla minore età.
Sono 20 in tutto i posti a disposizione (per 10 ragazzi e 10 ragazze) per provare a immergersi in un’intensa esperienza formativa che prevede la conoscenza dei rischi più frequenti per il territorio modenese, anche a seguito delle emergenze che lo hanno segnato negli ultimi anni, prime tra tutte il sisma del 2012 e le alluvioni del 2014 e del 2020, e le tecniche di prevenzione, gestione e superamento delle diverse emergenze sotto la guida costante dei volontari. Ma un ruolo altrettanto importante lo avrà la condivisione della vita all’interno del campo di accoglienza appositamente allestito nel quale i ragazzi soggiorneranno tutti insieme e con i volontari vivendo anche momenti ricreativi, sempre con una grande attenzione allo spirito di squadra.
Nel corso del campo i ragazzi si metteranno alla prova con il montaggio di tende e tensostrutture e sperimenteranno tanti altri scenari operativi relativi, per esempio, a incendi boschivi, alluvioni e terremoti, in collaborazione anche con altri enti tra i quali la Polizia locale di Modena. Nell’ultima giornata è prevista anche la partecipazione dei genitori, che saranno coinvolti in alcune attività sotto la guida dei loro figli, che potranno così mettere in pratica quanto appreso nei giorni precedenti, sempre con la supervisione dei nostri capisquadra.
Grazie al contributo di numerosi sponsor, tra i quali Gruppo Cremonini, Quercia di rosa e Tetrapak, la quota di partecipazione al campo è di 40 euro, tutto compreso. Per iscriversi è necessario compilare il modulo sul sito del Gruppo comunale volontari di protezione civile (www.moproc.com/camposcuola2022), fino a esaurimento dei posti disponibili. Il modulo può essere consegnato di persona ai volontari direttamente al Centro di via Morandi 54 il mercoledì dalle 18.30 alle 20.30, oppure inviato in formato pdf o immagine con firma autografa, alla mail del Gruppo (segreteria@moproc.com). Per informazioni è anche possibile telefonare al numero 320 4727926.
Il progetto nasce dall’esperienza, maturata dal Gruppo, nell’organizzazione di due campi estivi all’interno del progetto nazionale “Anch’io sono la protezione civile” promosso dal Dipartimento della Protezione Civile, che ha visto la partecipazione di 20 ragazzi dagli 11 ai 14 anni nel 2015 e di 24 ragazzi dagli 11 ai 13 anni nel 2016, oltre che della prima edizione del 2019 di “Impara a proteggere”, realizzata in completa autonomia dal Gruppo modenese.
Il Gruppo comunale volontari di Protezione civile di Modena, nato nel 2000, è attualmente costituito da 320 volontari (100 donne e 220 uomini) organizzati in diversi settori, dall’assistenza alla popolazione alla cucina, dalle attività di informazione e formazione alla gestione della logistica e del magazzino fino alle iniziative di diffusione e di comunicazione. Dalla sua fondazione, il Gruppo ha gestito diverse centinaia di interventi ed emergenze, operando in ambito locale ma anche portando assistenza sul territorio nazionale. Tra le attività svolte ci sono anche momenti di formazione e di addestramento, corsi, attività di verifica e manutenzione delle attrezzature.
PROGETTI PER AREA DI ACCOGLIENZA E COC
La realizzazione, al parco Ferrari, di opere di urbanizzazione a servizio della nuova area di accoglienza della popolazione in caso di calamità naturale e il potenziamento della struttura tecnologica del Centro operativo comunale. Sono i due progetti, del valore complessivo di 120 mila euro, che il Comune di Modena ha candidato al bando della Regione Emilia Romagna per il potenziamento del sistema di Protezione civile delle Regioni e degli enti locali che ha l’obiettivo di rafforzare le strutture coinvolte nella gestione degli stati di emergenza. Le candidature, approvate dalla Giunta comunale, sono state presentate alla fine di luglio, la risposta è attesa per l’autunno e, in caso di approvazione, i lavori saranno eseguiti entro l’anno.
La nuova area di ammassamento e accoglienza della popolazione, in caso si renda necessario evacuare le abitazioni, è stata individuata nella zona sud del parco Ferrari, nella zona che costeggia viale Italia, e sarà realizzata in corrispondenza di due accessi. Il progetto di fattibilità presentato in Regione, del valore di 80 mila euro, riguarda la realizzazione della nuova rete idrica e fognaria a servizio dell’area.
Il secondo progetto presentato riguarda, invece, l’adeguamento funzionale del Coc, il Centro operativo comunale di Protezione civile che si trova nella sede della Polizia locale di via Galilei. Obiettivo del progetto, che ha un valore di 40 mila euro, è potenziare la struttura tecnologica a servizio del Coc attraverso la riqualificazione funzionale della centrale tecnologica per ridurre il tasso di guasto e realizzare un armadio elettrico per il collegamento in emergenza di un terzo gruppo elettrogeno in container; la fornitura di un gruppo di continuità assoluta modulare di potenza adeguata a evitare che interruzioni di breve durata dell’alimentazione elettrica blocchino il funzionamento dei sistemi di comunicazione; la dotazione di impianti per videoconferenza e per l’allestimento di postazioni di lavoro all’interno della sala riunioni del Coc. I lavori interesseranno soprattutto i locali del primo piano della sede di via Galilei, in modo da renderli convertibili alle funzioni esclusive di Coc in caso di emergenza con tempi inferiori alle 6 ore.