Si è concluso, con l’incontro pubblico a Porta Pratello, il percorso verso un patto condiviso tra Comune di Bologna e Terzo Settore.
Promosso dall’Amministrazione in partnership con il Forum Terzo Settore di Bologna con il supporto di Fondazione Innovazione Urbana. Il percorso ha coinvolto da febbraio ad oggi oltre 400 soggetti nelle varie tappe che lo hanno scandito: dai focus tematici all’assemblea cittadina del 5 aprile, fino ai laboratori di quartiere.
Con l’incontro pubblico del 14 giugno, si è voluto proporre un ulteriore momento di ascolto e discussione sui contenuti prioritari che il Terzo Settore propone come base di discussione per arrivare alla stesura definitiva del Patto prima della quale ci saranno due tavoli di negoziazione a cui parteciperanno rappresentanti politici dell’Amministrazione, tecnici dei vari settori, rappresentanti del Comitato Scientifico e rappresentanti del Forum del Terzo Settore.
“Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso per dare forma concreta, innovativa e mutualistica alle nuove forme e metodi di collaborazione fra Amministrazione, Terzo Settore e cittadinanza per la cura della nostra città_ afferma Erika Capasso, delegata alle Politiche per il Terzo Settore_. E’ un cambiamento radicale e culturale e non solo amministrativo che richiede l’impegno e la consapevolezza di tutti gli attori in campo nella prospettiva di coinvolgere l’intera comunità metropolitana in un’alleanza trasversale e plurale per aumentare l’impatto, l’efficacia e l’equità nel lavoro condiviso per il bene comune. Il nostro territorio e la nostra amministrazione sono pronte a questo cambiamento e al rafforzamento dell’amministrazione condivisa in chiave mutualistica.”
Il Forum Terzo Settore di Bologna sottolinea come nell’assemblea del 14 giugno si è avuta una presenza qualificata ed importante di realtà significative del nostro territorio che hanno portato contributi ulteriori e sottolineato alcuni punti di attenzione specifici utili a rendere il Patto ancora più completo. Dall’assemblea è emersa ulteriormente rafforzata la consapevolezza che questo sia un percorso di particolare rilevanza e significato, che vuole attualizzare la tradizione di collaborazione e di protagonismo delle reti associative e civiche.
Dai presenti emerge l’esigenza di una maggior tutela del patrimonio del volontariato che deve essere accompagnato ad affrontare le nuove sfide con una forte attenzione alle questioni di genere. La collaborazione deve diventare metodo trasversale all’amministrazione, mettendo insieme patti di collaborazione e appalti, creando una unica strategia. Il Terzo Settore può essere riconosciuto come laboratorio di ricerca della città, servono nuovi strumenti e competenze, investire in ricerca e innovazione per dare risposte efficienti ai territori, soprattutto dopo la pandemia, anche in ottica metropolitana. Costruire ponti tra realtà del terzo settore, volontariato, cittadini e territorio significa intercettare bisogni. L’accesso agli spazi dell’amministrazione diventa la leva per un nuovo rapporto che deve riconosce l’attivismo e l’autogestione come valore.
Partendo da questo percorso e dal Patto che verrà siglato, il Forum del Terzo Settore auspica una sempre maggiore collaborazione con i vari uffici del Comune e degli enti che a vario titolo si occupano di welfare, benessere sociale, innovazione nel nostro territorio, nonché una maggiore adesione alla base sociale del Forum stesso per aumentare la partecipazione e la condivisione nei passaggi importanti dei prossimi anni.