Il pronunciamento da parte del Consiglio di Stato è arrivato nel primo pomeriggio oggi martedì 7 giugno 2022: il Comune di Mirandola esce a tutti gli effetti dall’Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord. Piena la soddisfazione dell’Amministrazione comunale.
La scelta di lasciare l’UCMAN era maturata e successivamente votata dalla maggioranza in occasione di tre sedute consigliari tenutesi esattamente due anni fa, nel giugno del 2020. Decisione però, impugnata da parte dei Comuni aderenti all’UCMAN, dalla Regione Emilia Romagna e portata al TAR, che provvedeva alla sospensione del recesso. Le motivazioni espresse in merito, da parte del Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia Romagna, a detta dell’Amministrazione Mirandolese poco convincenti, avviavano così l’iter per il ricorso al Consiglio di Stato.
In attesa della sentenza e dopo la trattativa con l’Unione per la definizione dell’uscita di Mirandola dall’UCMAN, il Comune ha quindi proceduto con la gestione autonoma di diversi servizi quali: Tributi, Polizia Locale, Ambiente e Suap (Sportello Unico delle Attività Produttive).
Oggi dunque l’epilogo della vicenda con il pronunciamento del Consiglio di Stato che sancisce di fatto il recesso di Mirandola dall’Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord, nonché l’affermazione delle ragioni del Comune medesimo – su UCMAN e nei confronti della Regione Emilia Romagna sostenitrice a torto delle ragioni dell’Unione – confermando la correttezza degli atti e del metodo portati avanti dal Comune di Mirandola.