Si è spento nella notte Carlo Savigni. 78 anni computi il 5 marzo, Savigni fu il fotografo ufficiale dell’Equipe ’84, dei Nomadi e di Francesco Guccini ma, soprattutto, pioniere delle prime televisioni e radio locali: nel 1974 fu tra i fondatori di Tele Modena, poi Radio Modena e nel 1976 di Modena Radio City.
“Carlo Savigni per i modenesi è sinonimo di radio e di creatività. E anche di libertà”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così, in un messaggio di cordoglio, il popolare conduttore radiofonico. Grande appassionato di musica e conoscitore del periodo beat, seguì le orme paterne con il negozio di dischi in via Canalino e diventò fotografo, immortalando molti degli artisti dell’epoca. Verso la metà degli anni Settanta partecipò con passione alla nascita delle emittenti libere e contribuì alle prime esperienze di Radio Modena e di Tele Modena, per poi fondare Modena Radio City, con la sede al Direzionale 70, dove nel corso dei decenni si sono formate generazioni di dj, conduttori radiofonici e giornalisti.
“Savigni ha sempre saputo tenere vivo in città – sottolinea Muzzarelli – quello spirito di creatività e libertà che ha caratterizzato la stagione delle radio libere”.