I tragici eventi bellici in Ucraina non possono farci dimenticare che il 26 aprile ricorre l’anniversario del più grave disastro nucleare della storia che ha segnato, forse per sempre, la vita di milioni di persone tra Bielorussia, Ucraina e Russia.
Il disastro di Chernobyl ha cambiato la storia mondiale e per questo è assolutamente doveroso ricordare il più grave disastro nucleare della storia dell’uomo e rilanciare il progetto di solidarietà che ha permesso ad oltre 450 bambini, che vivono nelle zone contaminate della Bielorussia, di poter usufruire di un periodo di risanamento e visite mediche nel nostro territorio con il coinvolgimento di oltre 230 famiglie dell’Associazione.
E’ grazie a questo ponte di solidarietà che ha coinvolto migliaia di famiglie italiane, che in questi anni è stato possibile non dimenticare una tragedia che ha segnato per sempre un enorme territorio e che costringe due milioni di persone a vivere in una situazione di rischio sanitario, in particolare per la salute dei bambini; questa situazione di rischio sanitario è stata aggravata dagli eventi bellici nella zona di esclusione che hanno provocato un aumento molto significativo della radioattività presente in quel territorio.
Chernobyl non è una pagina chiusa ma ancora drammaticamente aperta e basta ricordare a questo proposito che l’Agenzia di Radioprotezione di Bielorussia Belrad ha calcolato che solo nel 2286 il livello di Cesio 137 presente nei territori contaminati rientrerà in valori di sicurezza.
Nella speranza di poter di nuovo accogliere i bambini bielorussi nel prossimo Luglio per il periodo di risanamento, e mentre siamo fortemente impegnati nell’accoglienza dei profughi ucraini arrivati nel nostro territorio, l’Associazione Chernobyl vuole ricordare questo anniversario attraverso una piccola cerimonia che si terrà martedì 26 Aprile alle ore 10,30 presso la stele collocata nel Parco di Corlo intitolato ai “Bambini di Chernobyl” perché è importantissimo non dimenticare il disastro nucleare che ha segnato tante persone e provocato tante sofferenze.
(Paolo Fontana – Presidente Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine, OdV)