Ritrovarsi sotto i portici, per far vibrare all’unisono le voci, i suoni e i corpi della città: aperti fino al 28 aprile due bandi del Comune di Bologna per un totale di quasi un milione di euro, con cui avviare un grande ‘cantiere creativo’ per coinvolgere tante realtà culturali del terzo settore attive nella città creativa UNESCO.
Un ‘cantiere creativo’ nella città di Pier Paolo Pasolini, che sotto i portici di Bologna cento anni fa è nato e si è formato, per lanciare il primo ‘festival internazionale dei Portici’ nella primavera 2023.
Nell’ambito dei progetti PON Metro REACT, che promuovono azioni integrate di welfare generativo e di comunità per l’inclusione dei cittadini, in particolare i più giovani e i più fragili, i due bandi offrono occasioni di riappropriazione dello spazio, del corpo e della socialità a partire dai dodici tratti di portici bolognesi dichiarati recentemente Patrimonio Mondiale dell’Unesco, che diventeranno oggetto di interventi artistici site specific con il coinvolgimento dei territori e della comunità.
La musica della città creativa UNESCO si unisce dunque al movimento e alla danza, per animare il Patrimonio UNESCO dei Portici: i progetti selezionati prenderanno avvio nell’estate 2022 e culmineranno nella realizzazione del ‘festival internazionale dei Portici’ nella primavera 2023, che sarà un grande momento di restituzione e di festa con la cittadinanza, artisti, operatori locali e ospiti nazionali e internazionali.
“Bologna intende celebrare l’importante riconoscimento dei portici come Patrimonio Mondiale UNESCO con un grande festival, costruito a partire da un cantiere creativo radicato nelle comunità con il coinvolgimento delle realtà artistiche locali e della cittadinanza, con ospiti e collaborazioni nazionali ed internazionali, all’insegna di inclusione, creatività, avanguardia e anticonformismo.” annuncia con entusiasmo il Sindaco, Matteo Lepore.
Il percorso prevede varie azioni: il coinvolgimento delle comunità come soggetti attivi della pratica artistica, con attività di formazione e workshop con particolare attenzione alle fasce deboli e all’inclusione, in una logica di welfare culturale attento alla qualità artistica; l’apertura a nuove fasce di pubblico per le arti performative attraverso un’offerta culturale di qualità che intrecci creatività e Patrimonio culturale offrendo i 12 tratti di portico e i territori e le comunità circostanti come palcoscenico e platea di una grande festa urbana; l’interazione tra comunità artistiche locali e ospiti internazionali che hanno lavorato sul tema dell’inclusione attraverso le arti.
I singoli progetti saranno coordinati tra loro per creare un unico percorso coerente di produzione artistica, formazione, fruizione nel segno della qualità e dell’inclusione.
I bandi offrono contributi a partire da 30.000 fino a 150.000 euro, incoraggiando le collaborazioni e gli intrecci tra soggetti del territorio.
I Portici sono beni comuni e rappresentano un modello architettonico e sociale unico: nati come proprietà privata ad uso pubblico, riflettono e stimolano incontri e scambi favorendo uno stile di vita urbano sostenibile, attivo ed inclusivo, in antitesi alla solitudine aggravata dalla pandemia. Nel 2021 i Portici di Bologna sono stati nominati Patrimonio dell’Umanità UNESCO; nella lista è entrata a far parte una serie rappresentativa di 12 componenti, dal centro storico di via dell’Archiginnasio e Strada Maggiore fino al grande portico contemporaneo del ‘treno’ della Barca.
Con il cantiere creativo che prende forma dai progetti ‘la città che risuona’ e ‘la città che danza’, nell’ambito del PON Metro 2014-20, il Comune di Bologna investirà sulle arti performative e visive per favorire inclusività, occupazione e contrasto alla solitudine. L’intreccio con i Portici è volto a radicare e ampliare il filone del welfare culturale cittadino, incoraggiando progetti che attraverso la cultura promuovano la salute e il benessere.
In questi due bandi gemelli – La città che danza e La città che risuona – è attraverso l’arte e, in particolare, la musica e la danza intese come linguaggi universali, che si intendono promuovere percorsi di integrazione tra politiche sociali e di valorizzazione del patrimonio culturale per affrontare il tema della salute e del benessere delle persone in maniera integrata e in un’ottica non solo riparativa, ma di prevenzione e promozione, anche attraverso attività laboratoriali utili alla crescita e allo sviluppo degli apprendimenti.
Per partecipare ai bandi “La città che risuona – Una comunità sotto i portici” e “La città che danza – Una comunità sotto i portici” occorre presentare domanda entro il 28 aprile 2022 alle ore 12, secondo le modalità previste dall’avviso pubblicato all’albo pretorio online e nelle sezioni dedicate agli avvisi pubblici del sito del Comune di Bologna: www.comune.bologna.it
I due bandi sono disponibili a questo link: tinyurl.com/ykrmujra