A Formigine ci sono 70 parchi, 52 dei quali dotati di attrezzature ludiche. L’impegno del Comune per tenere ordinato questo grande patrimonio pubblico (si calcola che per ogni formiginese ci siano 25 mq di verde) è quotidiano e costante. Con la variazione di bilancio che sarà portata in Consiglio questo giovedì, si propone di integrare il budget per le potature di altri 30mila euro, oltre ai 100mila euro già spesi quest’inverno. Inoltre, nell’anno in corso saranno a disposizione 50mila euro per la sistemazione dei giochi nei parchi.
C’è poi un progetto che sta particolarmente a cuore per la sua rilevanza. Il Comune di Formigine ha stilato il progetto di riqualificazione del Parco storico di Villa Gandini e lo ha candidato all’apposito bando previsto dal Ministero della Cultura, attraverso il PNRR.
Si tratta di un intervento da 800mila euro che prevede, tra le azioni principali, la cura e la messa in sicurezza delle alberature, la demolizione delle vecchie recinzioni, la realizzazione di impianti idrici idonei, la definizione di nuovi percorsi (con un’attenzione particolare all’eliminazione delle barriere architettoniche), l’implementazione di telecamere per una maggiore sicurezza, la sistemazione di nuovi arredi per ridare funzionalità al parco, l’aumento di piante arbustive ed erbacee per favorire gli insetti pronubi e la biodiversità; l’introduzione negli specchi d’acqua di piante con maggiori capacità depurative per migliorare le condizioni di vita per gli esseri viventi acquatici, una nuova cartellonistica per una maggiore conoscenza del parco.
Il Parco storico si estende per 1,7 ettari e ospita piante autoctone accanto a esemplari esotici che qui si sono acclimatati. La convivenza più che secolare ha fatto di questo ecosistema una struttura armonica di reciproco equilibrio. Tra gli esemplari più noti, i due maestosi Ginkgo Biloba: vera e propria attrazione per gli amanti del foliage. Di alto valore botanico ed ecologico-ambientale è la componente arboreo-arbustiva con esemplari secolari soprattutto di querce, frassini, tassodi e cedri. A corredo di tutto ciò, vi è una ricca componente arbustiva composta prevalentemente da bosso e piante dalla ricca fioritura. A fianco del Parco storico sorge un parco urbano di 4,3 ettari.
Il giardino era già presente nel 1854 e si definì tra il 1871 e il 1876 ad opera del conte Luigi Alberto Gandini con un impianto ottocentesco che si ispira al gusto romantico, si tratta infatti di un tipico giardino posto a corredo delle residenze di campagna del Ducato Estense. Il Parco è stato ceduto al Comune nel 1973.
Il progetto, se finanziato, permetterà di valorizzare questo importante bene pubblico, tutelandone gli aspetti ambientali e favorendone la fruibilità per tutti, in termini di sicurezza e attrattività.